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 NOTA FILOSOFICA  REVISIONALE (2011)

spinoza


Il Dio di Spinoza  , che da concetto della mente  si fa ciò di cui è partecipe ogni concezione mentale,  come sua idea, è , panenteisticamente, in quanto Essere Assoluto,  nei termini della Sostanza del pensiero metafisico di origine elllenica,  il  Dio della mistica  intellettuale,  essendo Tutto in tutte le cose, indivisibilmente, come loro causa immanente , l'Essere in cui tutto è uno.
Come l'essere divino di Paolo.
Spinoza pur non essendo cristiano, pur non credendo nella incarnazione di Dio in Gesù e in una  resurrezione di Gesù che non sia quella spirituale,  ritiene che  Gesù abbia partecipato di Cristo, del Verbo del modo infinito immediato dell'attributo del  Pensiero divino, il vero eterno figlio di Dio, che, abbia comunicato con l'intelletto infinito di Dio differenza di Mosè e dei Profeti.
Ma a differenza della mistica del Logos che è Spirito, afferma un amor dei che è meramente intellettuale,  l'unità uomo-Dio  per Spinoza può sussistere  nelle sole forme dell'intuizione intellettuale della conoscenza di terzo grado , non ritiene che l'uomo si eterni nella creatività della sua immaginazione, che  al decesso del  corpo muore integralmente con  la memoria. personale. E nonostante la gioia di essere in Dio nell'amore di se stesso che si esprime nella sua idea adeguata che costuisce la nostra mente,di cui l'Ethica vuole renderci partecipi,  rsta un suggello terrificante della  beatitudine  intellettuale in cui la Mente si eterna,  quanto a conclusione dell Ethica ha da dire del'infelicità del cadavere bambino, nello Scolio della terz'ultima Proposizione dell'Ethica