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Satisfaction Non devo tacerlo, debbo pur dirlo,
Come omosessuale non so ancora
riavermi, tre giorno dopo l' accaduto, dalla soddisfazione che l'abbiano
assassinato, il noto stilista. Talmente nella mia inesistenza gli
invidiavo tutto ciò che poteva consentirsi, i tanti stupendi amanti che
ha goduto di far pervenire all' acme. Quand' io, in questa mia vita di
omosessuale provincia, come quant' altri, c E' la mia verità, irresistibile,
da che ne ho appreso l' omicidio non c' è sapore vitale che assapori, il
cielo che vedo, l'aria che respiro, la bibita che poc'anzi mi deliziava il
palato, che non sia un mio più intenso piacere per l'idea, che vi
associo, che egli non sente oranon vede e non assapora e non degluitisce
nemmeno questo. Dell' assassino mi è bastato
vedere l' identikit, per trovarlo incantevole più di quanto non sia, mio
simile, mio fratello. Come sento di comprenderlo, quali che ne siano state
le pulsioni reali ! Odio di se stessi come
omosessuali? Che si fa omicida di chi, come noi omosessuale, fa valere su
di noi la legge degli altri, del più forte? Si, si, ma non odio del desiderio,
della pulsione che ho nella nostra carne, e nel sangue, che mi asseta e mi
affama di bellezza maschile, di animalità genitale di begli adolescenti,
no, di certto, per quanto mi sia di sofferenza e di spasimo, per vile e
ignobile se ne riveli l'oggetto reale. Il mio desiderio è la mia vita,
il mio sguardo il mio respiro. E l' altro della morte. Per inesistente che diventi la mia
vita in fedeltà ad esso.
La stessa morte anticipata.
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