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Oltre
il velo dei tendaggi, polverosi di tempo, nel primo mattino può aprire la
stanza al quieto rumore in strada del giorno di festa La musica afro-cubana che da poco
diffonde il lettore, è la prima che vi ha immesso in ascolto, da che la
sua casa è vuota anche di ogni presenza animale.
Ma la frenesia tropicale di quei
ritmi, per sollecitante che sia, nonostante l'usura del tempo che da
allora è trascorso, non
stordisce certo il rimorso che ancora lo dilacera dentro, che a
dispetto di ogni sua cura assidua Con la musica, che gli canta di
come " a caballos vamos al monte", un'aria fresca è tornata a
circolare nelle sue stanze, tra quei libri, e con l'aerazione, anche la
luce è tornata a irradiare la polvere che da allora si è depositata
incontrastata sulle scansie e sugli scaffali. E' la vita che riprende più forte
di tutto, e di tutti, potrebbe dirsi, Ma per se stesso, per la sua
vitalità animale, per quanto è ancora viva carne nel suo invecchiamento
corporeo, Quale che sia quel giornale,
pensa, non può non recare Quello che egli acquista
abitualmente, di cui ha già la copia, reca ancora l'immagine del volto
del bambino, nel suo dilatato stupore, accanto a quella della sua bara
trasportata a braccia da dei compagni di lavoro e dei parenti dei suoi
familiari. Quel volto, i giorni scorsi,
quando ancora non si sapeva come e perchè il piccolo fosse scomparso, a
lui è bastato sogguardarlo, per presagire a che cosa quell' innocente
fosse andato L' aveva reso sgomento, nell'
incontrarne lo sguardo, l' immaginare a che cosa potessero essere stati
sottomessi E appena Un giovane di neanche diciotto
anni, il suo più assiduo amico, era invece risultato essere l'omicida, il
suo compagno di giochi più caro, con il quale aveva raggiunto quel bosco,
in motorino... Non un atto di libidine, niente
che poi ci fosse stato tra loro... Era bastato, in quel recesso, che il
giovane avesse preso Quegli occhi Dopo che lui stesso si era fatto catturare, che nella boscaglia
aveva fatto ritrovare il cadavere" Ora sono morto anch'io", è
solo quanto aveva detto Di certo era morto per suo padre,
per sua madre, che sostenevano di non volerne più sapere di lui. Chissà quanto avevano potuto o
voluto saperne fino ad allora.
"Come se Io, che seguito a
non perdonarmi lo stupore con il quale l' uccellino ha vissuto Strano, - sente la testa
girargli-,
E non è così, non è così
comunque per gli altri, per la legge, io "uno di loro", nella
vertigine di questo mio stordimento..." Un articolo accanto a quelli del
bambino ucciso, narra i fatti di cronaca di un professore arrestato perchè
ha molestato un allievo: aveva minacciato di bocciarlo, se non avesse
soddisfatto il suo desiderio. Vi si parla di un altro
professore, coniugato, che con un pregiudicato si sarebbe appartato in una
pineta con due adolescenti. Sembra egli trarre un respiro di
sollievo, al fatto che siati impediti quegli appetiti di cui è così
(talmente) voglioso Quel primo ragazzo si era infatti
già messo d'accordo con i carabinieri, quando aveva consentito all'
appuntamento in auto. Uno dei due adolescenti, come ha
capito quel che da lui si voleva, gli agenti aveva potuto chiamarli con il
suo cellulare. In
quelle sue camere vuote ove dispera che mai nessuno venga a trovarlo, che
cosa avrebbe potuto accadergli di simile, l'estate scorsa, se quel suo
allievo avesse corrisposto alla sua richiesta al telefono, che lo
sollecitava a venirlo a trovarlo prima della sua partenza... Ed è bastato che i loro sguardi
si siano ancora cercati, che quel ragazzo non sia sfuggito al saluto, ma
gli sia venuto incontro per strada ed abbia con lui celiato, perchè la
notte scorsa egli abbia smaniato di averlo spoglio entro le sue coltri, di
carezzarne e stringerne la nudità del corpo tra le sue braccia, quel
ragazzo-bambino(, )consapevole di tutto, caldo e tremante, E nella sua disponibilità per il
bellissimo allievo quattordicenne, a lui affezionato,che tremore, e
struggimento, per ciò da cui il desiderio non sa recedere... tanto più
quando nei suoi splendidi occhi, senza presagire niente, gli sorride e
confida le sue pene di sportivo per la stessa squadra del cuore... Guarda intorno la luce di cui è
gremita ogni cosa, e si chiede come volgerebbe ad essa ora lo sguardo, se
stesse patendovi le conseguenze di avere osato, se solo si fosse un poco
più esposto,
E' questo l'inganno del cuore che
gli può essere letale, se soltanto lo dimentica." Quando credi che
perchè il ragazzo ti ha in simpatia, con te gioca, possa per questo amare
il seguito del gioco in altre forme, ove l' amicizia ch'è tenerezza si fa
fisicità di intenti...Vedi allora subentrare la repulsione e l'orrore
dov'era intesa luminosa, tramutarsi in uno spavento tremendo ciò che era
giocosa confidenza, lui si sente perduto e tutto è per te perduto, solo
che lui parli, che riveli il tuo gesto, come ti minaccia di fare
improvvidamente,... al che tu già sai, che sei senz'appello, Come gli è difficile, pensando a
questo, sostenere la luce continua del giorno. Richiude ad essa le finestre,
perchè i tendaggi gliene
filtrino solo un velame. La luce è il richiamo, il
desiderio inesausto. La tentazione che gli è
imperdonabile. Come, così, Sentirlo
ancora nei corpi viventi? restare talmente mortificati e
carnali? Nella trasfigurazione Si è fatta " E in essa tu non devi più
temere. In essa puoi trovare ancora
conforto, sollievo da ( E' tale luce, la
E' luce del ragazzo commosso, che
di te sa e ti si rivolge. Se così è, non adombrarti Della mortificazione degli uomini,
della loro legge. Non disperarti, se tu sei la
reiezione di ciò che si consentono.
Non... E la luce è Il
testo è del tutto impubblicabile; non per ciò che dice, ma per la
fiacchezza esausta e penosamente ripetitiva del modo con il quale lo dice.
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