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14 luglio Khajuraho, E'accaduto
come l'anno scorso, in Pondichery, quando la videocamera si è rivelata
inutilizzabile. E' bastato questa volta che dalla card della fotocamera siano scomparse
le immagini di Orcha, di quando vi siamo stati io e Kallu, con il suo
bambino, del loro villaggio e dei suoi abitanti, che erano
rimasti al
nostro seguito, della gioia raggiunta insieme con lui ed i suoi
piccoli, e con il bambino ch'era l' amico del cuore di Adjay, risalendo in
altura fino all'ingresso del Rajgarh Palace, perchè con le immagini visive della
felicità sia scomparsa dalla mente la sua stessa realtà, e con la
visualizzazione di quanto è successo si sia annichilito il suo stesso
senso. All' impatto frustrante si è allora rivoltata contro se stessa la
volontà di salvaguardare la mia mente, la felicità della mia amicizia e
della mia vita in comune con Kailash e la sua famiglia.
Si erano pertanto messe inutilmente per l' occasione gli abiti più
belli, i shari più sontuosi, le ragazze delle famiglia che abita
vicino a quella di Kallu, inutilmente le avevo fotografate nella loro stanza
comune, in piedi sul letto od in ginocchio sulle coperte, per
dispiegare tutto il panneggio della loro veste, successivamente avevo voluto riprenderle anche accanto al pappagallo
verde, nella gabbia prossima all'ingresso della loro stanza dal
cortile di casa. E inutilmente anche la loro madre aveva voluto levarlo
dalla gabbia, portarlo al seno, e accarezzarlo, nelle immagine
perdute che aveva richiesto per sé, che la vedevano insieme con i
figlioletti più piccoli in un gruppo di famiglia.
Con la mente infranta, senza più voce nelle mie parole, in
mattinata mi sono presentato al direttore e agli insegnanti della
scuola che si è scelta per Adjay, la Delight school, e senza più alcuna
allegria interiore ho rallegrato i bambini di Kailash, poi,
quando la sera Kailash mi ha raggiunto nella mia camera d'albergo,
ogni corda spezzata era lo stridore d'un accordo mancante, senza più la
forza interiore di alcuna luce di grazia.
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