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ISPAHAN - Vue des Logges
terraines...l'Empereur de
Perse. Optical Print. Akademie, Augsburg 1740. 295 x
385 mm. in: |
13 ( o 14? ) agosto 2002, Isphahan
E' un preludio paradisiaco della felicità
eterna l'interno fantastico della Masjed-è-Emam, cui
da ogni punto cardinale s'inarcano i quattro iwan a
schiudere l'adito.
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E il portale d'accesso ne è la prefigurazione a chi vi pervenga
dall' immensa piazza delle vanità dei traffici e dei giochi terreni, nel
radiarsi alveolare di un tripudio floreale infrescato
dal vividio blu della sua perenne scaturigine divina,
entro lo smalto turchese della cordonatura e dei minareti gemini.
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Oltre le soglie è il blu un cielo edenico poi ovunque
smagliante, il prato celeste, di un viluppo floreale infinito, trasmutantesi in un aureo polverio divino, di
cui i minareti sono le forze vigilanti che rinviano alla Mecca.
Eppure anche tale stupefacente incanto non è che un'apparenza di
sole cortine murarie, , come ogni forma fenomenica non è che il magnifico
miraggio, per quanto permanga nel tempo, della sostanzialità di Allah che sola
è reale.
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Dopo le solite lunghe peregrinazioni per le occorrenze
materiali- i pantaloni da riparare, le cartoline da spedire, la sosta in
qualche fast food per il cibo quotidiano, tra l'una e
l'altra croccante zolletta di gaz, il prelibato
torroncino di pistacchi della città, mi ritrovo nella Masjed-é-Sheikh
Lotfallah, nella mirabile armonia luminosa del suo
interno.
E'il quadrato di una stanza che ascende a farsi cupola mediante
un ottaedro.
Ocra è il fondo della colorazione degli smalti musivi, così
allusivi alla materialità terrena, sicché la luce, tramite le grate si fa
grazia ricevuta e filtrata dalla sua esteriore propagazione mondana, per essere
uniformemente ridiffusa, e riverberata, dal sole
della cupola radiante miriadi di perle di luce, dallo strascico aureo della
coda di pavone al suo cuore.
Risplendono di tale luce, trasfigurata nel filtro radiante, gli smalti di grafemi bianchi, un'infinità musiva di graticci e tappeti, di intrighi vegetali di petali di fiori o di lamine fogliari interminabilmente germinanti, dove l'apparire di una forma è il farsi fantasma dell' altra, complementare, per manifestarsi poi di nuovo vicendevolmente, il tutto estasiandomi in una rivelazione continua della Sua scaturigine altissima, in cui la mente non sa più che perdersi.
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Cupola della Moschea dello Sceicco Lotfollah |
Appunti
http://www.geneva-link.ch/los.topios/iran/isphahan.htm
http://www.vohuman.org/SlideShow/Pir-e-Sabz/Pir-e-Sabz-1.htm
http://www.sacredsites.com/index.htm
http://www.sacredsites.com/december2001pages/bam.htm
http://www.bamjam.net/Iran/Bam.html
http://www.traveljournals.net/travelpictures.asp?c=Iran