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Aleppo- Damasco- Karachi- Lahore...

 

 

 

 

In Lahore, di fronte all' incanto della moschea Badshahi

 

 

Che meraviglia, che meraviglia il mio itinerario, e quanto è successo durante il suo corso...

Il doloroso distacco, nelle convulsioni di una lotta indifferibile contro il tempo, nella incertezza residua che perdurava ancora sulla motonave verso la Turchia, su quale rotta aerea prescegliere per raggiungere l India: via Istanbul, o via Damasco? Potevo nel secondo (in questo) caso rivedere in Aleppo Mohammad Abdul Bast, newP1010042.jpg (280374 byte) chiarirmi. con lui,  sul senso di quanto mi aveva chiesto e mi aveva promesso.

Antiochia, Damasco, (gli snodi del)la via prescelta, con digressione magnifica a Sergilla, 

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 in frustrata attesa, irretito, solo di poter prendere il volo, quando finché il mio occasionale e sconfortante compagno di viaggio finalmente mi liberava dall' obbligo evangelico di raddoppiare il cammino con chi ti è molesto, e  potevo ritrovarmi solo e straniero tra la popolazione siriana. Tutto è parso allora miracolarsi: verso El-Bahra prima un' anziana mi offriva di andare a pranzare da lei, nel villaggio chiedevo doveero potessi fornirmi di una cintura e venivo accompagnato in motoretta presso due apprendisti, che si privavano di larga parte del loro guadagno, pur di dissetarmi e di potermi offrire una bibita. E non facevo in tempo a riavviarmi verso Sergilla, che un altro ragazzo sopraggiungeva in motoretta,newP1010004.jpg (442463 byte) e senza pretendere alcunché mi accompagnava fino alle fulgide rovine dell' antico borgo bizantino- romano: anch'egli, come i due garzoni di bottega, alludendo ad Allah, lassù, nella volta celeste. Salvo fare ritorno, e chiedermi almeno il rimborso della benzina consumata.

Rieccolo l'androon,newP1010017.jpg (521633 byte) rieccole le terme basilicali, newP1010019.jpg (469597 byte) le antiche ville,newP1010006.jpg (101146 byte) con i frantoi, newP1010009.jpg (117672 byte) il rialzo arcuato del piano sovrastante,newP1010010.jpg (110707 byte)

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le scale esterne d'accesso, le finestre profilate,newP1010011.jpg (94950 byte) in una sospensione nel tempo della quotidianità tacitatasi in dirupata rovina, tra i silenzi del solo frusciare del vento tra gli ulivi.

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E sulla via del ritorno, non solo la prima motoretta che sopraggiungeva  s'arrestava per l'autostop, ma il giovinetto seduto di dietro mi sventolava in vista la borsa delle apparecchiature della mia macchina fotografica ( per porgermela), che ero sconsolato di avere appena irrimediabilmente perduto....

E il giorno seguente, ero di ritorno tra le case torri di Jeradeh, newP1010047.jpg (97680 byte) con quel mio stolido compagno, nello sforzo di fargli aprire gli occhi, il cuore e la mente atrofizzati., tra quelle rovine ancora vissute come ripostigli e fonti di abbeveraggio delle greggi ( dalla gente locale), newP1010055.jpg (96345 byte)

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newP1010058.jpg (377383 byte) che sconfinavano nel villaggio attuale e nella cordialità ospitale, viva e presente,  dei pastori che vi erano intenti a bere il the alla menta.

Via Damasco, Damman, l' indomani sorvolavo la penisola arabica e raggiungevo il Pakistan, Karachi, ero quindi in Moenjio Dario, newP1010104.jpg (377118 byte) ove mi stupefacevano i  resti "ottocenteschi"di immensi quartieri popolari pre-indoarii, newP1010110.jpg (87780 byte)

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nella calura affocata che mi toglieva per un giorno le forze, e  in treno risalivo i giorni seguenti verso Bahawalpur, Uch Sarif,  le sue moschee frantumatesi in spezzoni di lapislazzuli e di ceramiche incastonati nella volta celeste, Multan, Lahore, il Red fort, la immensa moschea Badshahi proiettata dai  suoi  distaccati minareti ai punti cardinali del cosmo, (ed ero già a mia insaputa nel subcontinente indiano....)

 

 

 

 

 

 

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