Il raggiante splendore

 

 

Trinit1_.jpg (116330 byte)

Andrei Rublev, La santissima Trinità, sec.XIV

 

Già in "Empiria ed empirismo", la credenza di Florenskij nelle corrispondenze fra varie forme della realtà determinate dall' atto divino che le produce, cui corrispondono i vari modi di percepire la realtà,- della fisica, della psicologia, della mistica- prelude a quanto Florenskij asserirà ne "La colonna e il fondamento della verità": che in un medesimo essere, questo mondo sensibile è l'incarnazione di altri mondi più elevati, dei quali si fa il simbolo allorché si trasfigura nella loro rivelazione spirituale: " il mondo empirico diventa trasparente ed attraverso la trasparenza di questo mondo diventa visibile l'ardore e il raggiante splendore degli altri mondi": sono essi i cieli del Regno di Dio, la Sofia creata in cui preesistono le nostre Anime ed in cui risorgeranno i loro corpi spirituali.   

Per Florenskij, come già per l' asceta Atanasio, in noi ed in tutte le cose è esistente una Sapienza creata, che è il sigillo dell' immagine di Dio che vi è stata impressa dalla Sapienza creante originaria.

    L'uomo ne è la manifestazione per eccellenza, ma non esclusiva, ed è in sua virtù che il creato si fa manifestazione della sostanza del Padre quale suo fondamento, tramite il Logos del Verbo del Figlio.

   Sia nell'uomo che nel creato, quale creatura integrale, sussiste pertanto la dualitudine del proprio essere mondano e corruttibile e del proprio Angelo, che è la personalità ideale dell' uomo e del mondo , " il complesso ipostatico premondano dei disegni divini su quanto esiste",  così come nell' uomo, quanto nel creato, l'esistente è stato purificato da Cristo.

 

    Ad un'altezza diversa, in un altro clima, riappaiono in tale simbolismo spirituale le teosofie orientali della sofiologia sciita, la restaurazione del mazdeismo di Sohravardi e lo shaykismo, le credenze in un mondo intermedio tra quello terreno e quello divino, costituito nell' Iran mazdeo e sciita dall' 'alam al-mithali, la Terra celeste del mondo delle forme immaginali, le quali  al pari dei simboli di Pavel Florenskij, -l 'icona ne è l'esempio principale, - costituiscono non solo le immagini-archetipo a priori dell' Immaginazione attiva trascendentale, ma " un contatto - ontologico- con un altro mondo".

     Ed all' ipostasi di tale Terra celeste, della Dimora della Presenza divina al nostro mondo, la cui personalizzazione  nell' Iran mazdeo è costituita da Spenta Armaiti,  l'arcangelo femminile della Terra che è Terra di Luce, la cui riapparizione nell' Iran sciita è Fatima-Sofia, Anima della  creazione, corrisponde in Florenskij Maria Vergine,in quanto Ella sia intesa come la Sapienza creata per eccellenza, "interceditrice e mediatrice del creato purificato davanti il cospetto di Dio, "madre della personalità spirituale, angelo custode di tutto il creato , la Sofia che al cospetto e in rapporto con ciascuna ipostasi della Divinità, ne è la manifestazione nel creato della sostanza ideale, della ragione, della santità ovverosia della bellezza trinitaria.

     Nel cielo di grazia spirituale della Sofia di cui Maria Vergine è portatrice, splende la Gerusalemme celeste, nell' "ottavo clima" dello stesso Mondo immaginale, secondo la tesofia dei sheihk al Ishraq dell' Islam iranico,  delle città mistiche di Jabalqa,  Jabarsa e Urqalya, , che nella loro estensione similare a quella della corporeità immateriale dei corpi sottili di luce, è percepibile solo con gli "occhi d' oltremondo" della nostra carne spirituale, nella"visio smeragdina" della Terra delle città di smeraldo.

     E la purificazione spirituale che ci rende trasparenti alla visione del nostro angelo custode, del nostro archetipo divino ideale,  per Florenskij, come già per San Clemente Romano,  consente in virtù di tale nostra radice di " discernere la propria natura nella Gerusalemme celeste".

 

    

axvar.jpg (437439 byte)

Il paesaggio simbolico di Xvarnah, della Terra celeste di Urqalya, il Regno dei cieli, in cui l' Energia di luce sacrale trasfigura questa valle di lacrime 

 

 

Si reinstaurarono così tra l'Oriente iranico e l' Oriente  ortodosso  arcane armonie isomorfe,  come già in una tessitura più bassa e rarefatta durante il Seicento, quando nel tempo stesso in cui Molla Sadra Shirazi identificava nella  Immaginazione attiva la facoltà spirituale che sopravvive al nostro corpo materiale corruttibile, in sua vece fornendo l'Anima di un corpo sottile esteso e immateriale, di  tale facoltà rimasero i soli difensori occidentali i platonici di Cambridge, con lo stesso Spinoza, che sia pure deterministicamente, aveva  concepito, quale espressione della potenza (assoluta o) prevalente di agire del Corpo e della Mente, rispetto alle affezioni delle cause esterne, un'immaginazione attiva mentale correlata alle immagini corporee, capace nelle sue "imaginationes" della stessa virtù unitiva della Comunione dell' Amor Dei Intellectualis, di cui   le forme della conoscenza superiore di secondo e di terzo grado sono la noesis ( Si veda di Spinoza, in tal senso, già la Lettera 17 a  Balling, sui presagi).   

all'indice    

   

 Per l' immagine della  Santissima Trinità di A. Rublev si ringrazia il sito:

 www.cmv.it/it/Spiritualita/Icone/ trinita/home_trinita.htm