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3. Azioni e Passioni Umane

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4. Le proprietà comuni delle affezioni umane

 

     

   Nella loro determinazione  gli Affetti dell’ uomo implicano sempre la natura di un corpo  esterno insieme con la natura  del nostro corpo.
( Ethica II, 13, Assioma 1).
   Le nostre affezioni, se pur “implicando” la natura del nostro corpo “esplicano” prevalentemente la determinazione dei corpi esterni, costituiscono gli  affetti delle nostre Passioni ( Etica III,  definizione 1 e 3),  ossia le modificazioni della natura comune di cui noi non siamo  causa adeguata ( Etica III, definizione 1).
E’ soltanto quando siamo così modificati dalle Passioni che possiamo essere contrari gli uni agli altri ( Etica IV, 32, 35).
Le rappresentazioni dei Patemi d’Animo, dei quali noi siamo una causa inadeguata, ne sono pertanto le idee inadeguate, confuse e mutilate, che non esprimono convenientemente la natura delle cose che implicano-  la Mente, il Corpo, gli oggetti esterni, poiché le percepiscono non in ciò che sono in  se solo considerate,  ma attraverso le modificazioni della Nostra natura( Etica, II, 29, corollario; III, definizione 1).
Percepire l’esistenza dei corpi esterni dai quali siamo affetti,  le idee inadeguate indicano od esprimono prevalentemente l’atto , tanto del Corpo che della Mente, di passare ad una perfezione maggiore o minore di quella che affermavano precedentemente ( Etica II, 16 corollario II).
   Le  nostre affezioni sono invece delle Azioni  quando possono essere comprese chiaramente e distintamente per mezzo ella sola natura dell’ uomo che le compie, che ne è pertanto causa adeguata. La forma della rappresentazione mentale  dell’ affetto  è sempre pertanto un’idea adeguata ( Etica III, definizioni 1 e 39. Nelle azioni , a differenza delle passioni, gli uomini s’accordano sempre necessariamente tra loro, poiché vi sviluppano solo ciò che consegue necessariamente dallo sforzo di conservarsi della loro natura ( Etica IV, 35).

 

 

Johannes  Buxtorf ( padre)

 

Lexicon Chaldaicum Talmudicum et Rabbinicum,

Basilea, Sumptibus et typis Ludovici Regis, 1639

BCM ( 147: IV.C.13,c.(1)r

 
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