Luce che è Amore

(I Pastori della Buona Novella)

Luca, 2, 8-20

Poi, furono gli stessi i giorni,

gli accadimenti,

le pecore da accudire dei loro affanni,

di nuovo fu la fine di tutto, all' evidenza,

nel cadavere e nell'escremento,

 

ma crebbe, con la remissione mite,

la vista dei bisognosi, cessò di accecarli

l'odio che subentrò più freddo,

pur nei triboli della peregrinazione coatta,

all'ennesima requisizione degli occupanti,

 

fin che alla misericordia, sanguinante,

poté tralucere l'acqua nel deserto insistente,

 

e quando fu l'affidamento al sepolcro

di prole e mogli,

e dovettero (infine )discendere anch'essi,

ad uno ad uno nell' ombra degli Avi antichi,

e con loro si perse chi aveva visto,

fu come l'interrarsi del seme d'inverno,

fu a quanto

da allora in essi aveva germogliato i suoi frutti,

Luce che li avvolse,

il sentore di non credere più nella morte.

Natale 2002

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