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diario spirituale di meditazione, cronache e commenti di Odorico Bergamaschi


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mercoledì 21 maggio 2008

Nella notte oscura


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diario spirituale di meditazione, cronache e commenti di Odorico Bergamaschi






Da Valentino Giacomin
(www.aliceproject.info )


"Ciao Odorico. Quando tornerai in India? Devi visitare la scuola di Bodhgaya e il nuovo Tempio di Tara a Sarnath.Qui fa caldo, ma la temperatura scende durante la notte, come nel deserto! Nei villaggi c'e' una epidemia del "fuoco di Sant'Antonio". Fenomeni strani. Solo il karma puo' spiegare il mistero. Ora il Governo sembra aver scoperto che l'acqua e' un elemento che serve. Ha quindi deciso di "ripristinare" i vecchi stagni e laghetti artificiali che, una volta, si trovavano in ogni angolo dei villaggi e delle citta'.Gli stagni e laghetti sono stati riempiti di spazzatura nel corso degli anni. L'Amministrazione aveva trovato delle discariche gia' belle pronte. E giu' tonnellate di cacca, mescolata a tutto, compresi rifiuti altamente tossici. Ora il mea culpa. Sono partite le squadre di demolizione. Si, perche', nel frattempo, sui laghetti riempiti di ogni sozzura, sono sorte case e uffici. Il Governo pensa che basti scavare e l'acqua ritornera', come per incanto. Ingenuita' indiana! Non sanno che hanno rotto un equilibrio delicatissimo di una struttura formatasi nel corso dei secoli. Non riusciranno MAI PIU' a riempire i laghetti e i pozzi! Intanto il Gange si sta restrigendo a vista d'occhio. Tra qualche anno diventera' un rigagnolo putrido.Questa la degenerazione del Kaliuga. Madre Ganga tornera' da Brahma, da dove era venuta. Lo dicono le profezie.






























































E allora ci vorranno milioni di scuole di Alice. Ma sara' troppo tardi.Lo sara' anche per l'Italia, che ha cominciato la sua agonia con Napoli. E' il segno della fine di un'epoca. Quella della Ragione, che aveva voluto sostituire la Fede, il soprannaturale, la metafisica. Amen.Questa notte volevo condividere queste tristezze con te, perche' credo che tu sia uno dei pochi che puo' capire la mia amarezza."


A Valentino Giacomin

"Una domanda, innanzitutto, carissimo Valentino,
Perchè hai scelto proprio me, come interlocutore , nella" tua notte oscura"? Perchè ritieni che proprio io possa capire la tua amarezza?
Io ho scelto di sperare, nonostante tutto, nonostante ogni evidenza terrificante.
Spero, anche se, a differenza di te, che puoi confidare nel progetto Alice, debbo digitare questi caratteri incalzato da dei compiti che penso sia assolutamente inutile che stia a correggere fino a notte fonda, in una scuola dove non so che ci sto a fare fino al mio pensionamento, se non a testimoniarvi il mio inevitabile spreco come essere pensante e senziente.
Eppure spero, e credo, e nell'apocalisse della globalizzazione , nella attuale compresenza di tutto ciò che in passato è rimasto separato nello spazio e nel tempo della Storia , attendo di ritrovare il Suo farsi tutto in tutte le cose, comunque, quale loro compimento e Sua realizzazione.
Di ritrovare la perla e il tesoro nascosto quando e dove meno è lecito attenderlo. Come ti ha confortato il caso di Gopal. (vedi www.aliceproject.info)
Credo che sia cosi, anche nel corso della Storia,
Che la Satya yuga possa essere ritrovata e già sia presente all' interno della Kali Yuga, la comunità negli slum della megalopoli, i lari familiari nelle condotte che recano più scandalo, la disciplina e il risanamento nello sregolamento e nel degrado percolante, non di meno di quanto il dharma universale lo si può rinvenire nella estraneità , nella astinenza o nella preservazione decontaminante.

Secondo Sekutu Metha anche i killer della maximum city di Bombay Meditano e pregano prima di uccidere.
Ma tu elevi a segni dei tempi Napoli o la siccità della valle Gangetica.
Con profeticità a canone inverso io potrei elevare a indizi positivi profetici l'incremento stesso del petrolio, e del costo dei generi alimentari, che rendono più conveniente in Afghanistan coltivare il grano che il papavero da oppio, ricorrere a nuove energie che ai combustibili fossili, ad altri cibi che il riso, che è comunque la coltura più bisognosa d'acqua e, come il mais, una delle meno salutari come monoalimento- per la sua deficienza di vitamina A.
Quanto a ciò che mi affermi sui tanka, è per me di estremo interesse perchè mi aggiorna su quanto ero venuto a saperne , a seguito dell' articolo che ti avevo già segnalato in una delle mie prime mails.". Il pianeta a secco", apparso su New Scientist, e che ti allego in formato pdf.

Ma in tanta catastroficità indiana che vivi e sperimenti in Sarnat, in Bodhgaya, é proprio all" onnipresenza" della speranza nell animo indiano", ( come scrivono Suddhir e Khatarina Kakhar nel bellissimo "Gli indiani il ritratto di un popolo", pubblicato in italiano da Neri Pozza, ), alla mentalità indiana, "che tende a trasformare persino il più piccolo barlume di speranza in una luce abbagliante, " che voglio fare ritorno, ed attingere, nel mio affetto e nel mio prendermi cura del mio amico indiano (E lo sai di che si alimenta il mio amore per lui? Del fatto che io voglio essere per lui l'amico e il fratello che non ho mai avuto, la cui mancanza è all origine della perdizione del mio ingegno nella ritualizzazione ossessiva delle necessita quotidiane), per cui gli telefono ogni giorno e tornerò da lui e con lui io viaggerò ancora per l'India,
Verrò, verrò da te con lui, e i suoi meravigliosi bambini, quest'estate, perchè insieme con me attingano alla luce della tua cara scuola.
Ps Quanto al sito, ti ricordo ciò che dice il Dhammapada( 22 Il purgatorio) sulla vergogna che provi per esso:
" Si vergognano di ciò di cui non bisogna vergognarsi / non si vergognano/altri/ di ciò di cui ci si dovrebbe vergognare "
Love


Odorico

E gli ho effettivamente scritto

"Mantova, 22 maggio 2008,
Grazie, innanzitutto, carissimo Valentino, di avere scelto proprio me, come interlocutore , nella" tua notte oscura", di avere creduto che proprio io possa capire la tua amarezza,
anche se io ho scelto di sperare, nonostante tutto, nonostante ogni evidenza terrificante, sperando di ritrovare la perla, il tesoro nascosto, quando e dove meno è lecito attenderlo, -come ti ha confortato il caso di Gopal.
In tanta catastroficità indiana che tu vivi e sperimenti in Sarnat, in Bodhgaya, proprio all' onnipresenza" della speranza nell' animo indiano", ( come scrivono Suddhir e Khatarina Kakhar nel bellissimo "Gli indiani il ritratto di un popolo", pubblicato in italiano da Neri Pozza, ), alla mentalità indiana, "che tende a trasformare persino il più piccolo barlume di speranza in una luce abbagliante, " voglio fare ritorno, ed attingere, nel mio affetto e nel mio prendermi cura del mio amico indiano (E lo sai di che si alimenta il mio amore per lui? Del fatto che io voglio essere per lui l'amico e il fratello che non ho mai avuto, la cui mancanza è all'origine della perdizione del mio ingegno nella ritualizzazione ossessiva delle necessita quotidiane), per cui gli telefono ogni giorno e tornerò da lui, e con lui viaggerò per l India.
Verrò, verrò da te con lui ed i suoi meravigliosi bambini, quest' estate, perchè insieme con me attingano alla luce della tua cara scuola.
Intanto sto sollecitando il mio amico, cui ho aperto un negozio di barbiere secondo la sua appartenenza di casta, ad iscrivere il suo bambino alle scuole di Madre Teresa in Khajuraho, come lui stesso, innanzitutto, si era riproposto.. Ne sai qualcosa di tale istituzione?
Ps Quanto al sito, ti ricordo ciò che dice il Dhammapada ( 22 Il purgatorio) sulla vergogna che provi per esso:
" Si vergognano di ciò di cui non bisogna vergognarsi / non si vergognano/ altri/ di ciò di cui ci si dovrebbe vergognare"

Io non so e non potrei farci niente altro che rimpiazzarlo con ww.aliceproject.info., ma senza abrogarlo, lasciando accantonato e parcheggiato all 'interno dell area quanto vi è già situato, per lavori ulteriori in corso,
A presto, Odorico

"Ciao Odorico. Grazie per la tua risposta. Kakkar, di cui citi il libro, e', per caso, lo psicologo che ha scritto diversi saggi sulla sessualita' indiana?La frase che citi, francamente, mi pare molto romantica. Solo un indiano puo' arrivare a tanto. "...che tende a trasformare persino il più¹ piccolo barlume di speranza in una luce abbagliante" Mi domando dove vivano gli autori di quel libro.Vengano a visitare i villaggi attorno alla nostra scuola: Barbatta, Sijua, Dandawa... sono i villaggi dove qualche hanno fa hanno linciato cinque ladri, o ritenuti tali. "Luce abbagliante?" Kakkar e amici forse ha conosciuto l'India di Terzani, vista attraverso i vetri di alberghi a cinque stelle o di ville ai piedi dell'Himalaya. Sono cattivo?Io vivo tra la gente, quasi come loro. Forse sono diventato uno di loro, nel bene e nel male. Ma la luce abbagliante non la vedo. Non l'ho mai vista, anche se la sto cercando da molti anni. Vedo molte ombre, purtroppo. Ogni anno si allungano come le strisce di sabbia sul letto del Gange.Vieni pure con il tuo amico e la sua famiglia. Sarete bene accolti.Grazie per la citazione sulla vergogna. Un abbraccio affettuoso Valentino

"Carisimo Valentino,
Ti risponderò appena avro tempo più distesamente. Kakkar, in un discorso assolutamente sobrio , che io ho estrapolato, non si riferiva ad alcuna luce abbagliante dell India, ma alla forza , commovente, dell animo indiano, di trasformare in speranza ogni minimo appiglio a confidare nel futuro offerto dalla realtà. Del resto ciò che è abbagliante può essere anche accecante, ha in sè la natura di un miraggio.
Mi spiace, ma c'era prevenzione nella tua visualizzazione del discorso di Kakkar.
A presto. Odorico"

"Concordo. Il mio pessimismo filtra la percezione dei fatti e puo' trasformare anche le cose belle che esistono qui in ombre. Accetto l'osservazione. Questo, tuttavia, non mi impedisce di continuare a lavorare affinche' la degenerazione del Kaliuga sia, come dire?, piu' leggera per tutti. Infatti, non ho gettato la spugna, anzi!Un abbraccioValentino"


"Ciao Odorico. Tutto bene? Voglio condividere qualche riflessione, in aggiunta alle precedenti.Non vorrei apparire come un pessimista che vede tutto nero. Quando parlo della degenerazione non mi riferisco all'India, ma al mondo intero. L'India, a dire il vero, e'ancora in zona di sicurezza per quanto riguarda degrado ambientale e sociale. Voglio dire, sarebbe ancora in tempo a frenare la "crescita infelice", grazie ai suoi valori, alla sua cultura, alla sua spiritualita'. Nei villaggi esistono ancora, per fortuna, i segni di una identita' che lo sviluppo economico non e' riuscito a distruggere. Proprio due settimane fa ho assistito ad un rito che si svolge annualmente,prima del monsone. La gente del villaggio si raccoglie in preghiera, mentre un "medium" entra in trance e si mette in contatto con uno "spirito". Lo spirito parla attraverso il medium. La gente chiede previsioni sul monsone, sui raccolti, sui matrimoni... Lo spirito parla e da' consigli, suggerimenti e fa delle profezie. "Il monsone arrivera', ma la pioggia non sara' abbondante!" ha detto quest'anno. Lo ripete da alcuni anni. Purtroppo, non sbaglia. Come provare che si tratta davvero di uno spirito? Il medium compie azioni straordinarie, come, ad esempio, infilare le mani dentro una pentola piena di latte bollente, ritirandole intatte. A volte prende la pentola e si versa il contenuto sulla testa. Non c'e' trucco. E' tutto vero. Ho filmato la scena quest'anno. Ecco, questa India mi commuove e mi fa sperare in un futuro migliore. E' questa India che noi del Progetto Alice cerchiamo di far sopravvivere, valorizzare e aiutare. Questa e' l'India che si salvera' dagli effetti terribili del global warming. E' l'India a cui Gandhi si riferiva, quando insisteva sulla necessita' dell'autosufficienza, sulla forza delle tradizioni dei villaggi che producevano di tutto: dai vestiti, al burro, alle medicine, alla saggezza popolare!Nei messaggi precedenti ho parlato di ombre. Quando sei investito dai problemi, le ombre sembrano dominare.Per la legge delle polarita', pero', l'ombra afferma la presenza della luce. Ci sono tante luci ancora accese in questo grande Paese.Purtroppo, non sempre sono visibili. Ma ci sono. Ci sono moltissimi operatori sociali coraggiosi che rischiano la vita per difendere cio' in cui credono. Recentemente ho avuto la fortuna di conoscere il segretario nazionale di un movimento per la difesa dei diritti umani dei Dalits, Vincent Manoharan. Un uomo straordinario, dotato di un’intelligenza acuta e di un grande cuore. Sta facendo un lavoro incredibile per la giustizia, per la dignita’ dei poveri, per il futuro dell’India. Vincent non ha risparmiato elogi al nostro lavoro e mi aiuta a capire il Paese che mi ospita. Come lui, tantissimi altri: mi vengono in mente Arundhati Roi, Vandana Shiva (una scienziata che merita il Nobel per le sue intuizioni e per le sue proposte per la salvezza dell’ambiente e della saggezza tradizionale dell’India), Kiran Bedi, gli eroici attivisti della Narmada Bachao Andolan, che lottano contro le dighe ... Ecco, la polarita’ opposta all’ombra. Poi i meditatori sull'Himalaya. I saddhu che vivono davvero in modo totalmente ecologico e senza sprechi. A loro mi ispiro nel mio lavoro di volontariato.Infine, vorrei riconoscere il coraggio del Rettore e del corpo accademico dell’Universita’ di Sanskrito di Benares che, recentemente, hanno premiato il Progetto Alice, riconoscendone la matrice culturale indiana e l’importanza per l’educazione delle future generazioni. Il Ministro in Italia ha parlato di “emergenza educativa”. Chissa’ perche’ la associo all’ emergenza rifiuti di Napoli. L’India ha un messaggio di speranza per l’Occidente borioso: tornate al dharma. Noi del Progetto Alice abbiamo accolto questo messaggio e l'abbiamo trasformato in proposta educativa, in programma didattico. Grazie all’India! Non va dimenticato questo. Se I bambini di Santo Stefano o Miane - guidati da Luigina - hanno la fortuna di scoprire i tesori dell'anima attraverso l’introspezione, dobbiamo ricordare che e’ un dono che viene dall’India. Dalla Luce dell’India! Un abbraccio
Valentino (in good mood)"

Per una risposta non ancora inviata

"Caro Valentino, grazie, infinitamente, della confidenza che mi accordi.
Torno a chiederti, perché proprio in me riponi tanta capacità di ascolto?
Forse perché nella mia condizione umana e mentale di drop out incapace di farsi valere, di capro espiatorio offeso ed indifeso, intoccabile ma al temo stesso indifendibile dai poteri,, mi avvicino di più a quella di un dalit, sul puro piano spirituale ?Io non ho alcun grido e non sono di nessun grido, come tanti che conosci., e sai che come insegnante e in quanto sono rimasto " tale", nella manifestazione del mio ingegno, vivo sotto il peso della sofferenza, dell' umiliazione e della mortificazione permanente, entro la felicità e la speranza che mi sorregge e mi illumina.
E' meravigliosa, secondo quanto rievochi nella tua ultima e-mail, la rete di esperienze che in India vieni intessendo alla ricerca della tua scuola,come tu stia inserendo le salvezze individuali dei tuoi allievi nella salvezza di un intero popolo, facendola dipendere dalla salvezza degli ultimi , e più umanamente belli dei suoi figli, dal concorso di chi si oppone e resiste , e rimane più intoccato da quant' è il degrado e l' impoverimento mondiale che lo sviluppo produce (- la ironia della storia vuole che siano ora affamati dallo sviluppo innanzitutto i produttori di cibo, i cui campi inaridiscono anche per il global warming,) è oltremodo ammirevole come dunque tu riponga la salvezza dell umanità indiana nelle cure in soccorso delle madre India e del suo tesoro sapienziale, nel risanamento delle tante ferite inferte al suo corpo terreno e alla sua tradizione spirituale.
Ma se il sanathana dharma è reale, se è lo stesso principio ordinatore che per altre tradizioni spirituale è costituto dal Logos, o dal Tao, dallo Shinto, o dalla Sharia, se dalla sua cosmicità il progetto Alice trae la sua dimensione universale, esso non può non manifestarsi e non essere riconoscibile, come presente e operante, anche nella degenerazione della crescita, che è crescita infelice, come asserisci benissimo, finchè anche in essa non è -"ri-trovata la luce intima del dharma, la cui accensione spirituale della materialità e del sapere non può non esserne - adualisticamente- il fuoco interno invelenito in un offuscante tossico letale.Il dharma, se è reale, è di necessità anche ogni possibile riconversione, o risanamento dello sviluppo, che si imponga come una svolta necessaria interna alla sua stessa espansione dinamica, al suo stesso degenerare criminale in economia canaglia, il dharma , se ispira la vita, è inevitabilmente all' opera in ogni messa in crisi della "regressione civile" per effetto della stessa interdipendenza del tutto, è ogni riconversione , al contempo morale e spirituale, dell' uso delle risorse energetiche e ambientali - terra, acqua, aria, fuoco, akasha, - ,delle nostre relazioni con la natura, in virtù del concorso delle stesse tecnologie e tecniche che hanno degradato lo sviluppo.
Che il progetto Alice possa fiorire nell'orrore miserabile del Bihar , lo hai già meravigliosamente dimostrato. ma la sua universalità, se è vero quanto ti ho detto, può rendere possibile che attecchisca anche nella crscita meno infelice di uno slum di Bombay, o di Calcutta, nella cristianità del Kerala o nelle mirabilia tecnologiche di Bangalore , così come il villaggio è la forma di vita che, pur perdendo la sua autosufficienza, si è ricostituita nella Dharawi della Maximum City."

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lunedì 23 giugno 2008

Vista d'altura



















Tardivamente, la settimana scorsa, liberatomi finalmente dagli oneri scolastici, ho assecondato la richiesta di Valentino Giacomin che modificassi la pagina d'accesso del sito che gestisco delle scuole del Progetto Alice . Credevo che il tutto avesse origine dagli irretimenti della pagina in troppi richiami allettanti , negli svolazzi fatui del velo di maya, e che gli dispiacessero per questo gli elementi dinamici.

" Ciao Odorico. Come stai? Seguo le news relative al tuo amico: il negozio, l'inaugurazione, la felicita'...Piccole cose, ma importanti, perche' sono un esempio del valore della semplicita' in un'epoca in cui tutto diventa artificiale e sofisticato.Quel negozio ricorda qualcosa della mia infanzia...Ma volevo parlare di altre cose in questo messaggio. Ancora una volta devo tornare sul nostro sito sfortunato.Pensavo che potresti mettere le mani nel sito che funziona, quello immune dal virus della vanita': http://www.aliceproject.infointanto/, potresti risistemare la prima pagina che fa davvero impressione con tutti quei flash e righe serpentelle che vanno su e giu'... Perche' non copiare uno degli infiniti siti che ci sono in giro, facendo in modo che ci dobbiamo vergognare quando la gente entra in contatto telematico con noi.Possiamo cominciare con la prima pagina. Metti un po'di ordine e semplicita'.Bastano delle finestre con un titolo o una data...e poi si rimanda all'articolo o alla foto.Che ne dici? Se sei troppo occupato e nessuno dei tuoi studenti ha tempo libero, cercher' di farlo io da qui. Chiedero' ad uno studio grafico di fare il lavoro.Fammi sapere.UN abbraccio.ValentinoPs. Seguo con orrore le notizie della monnezza di Napoli. Ci ha sommerso di vergogna!" Mercoledi 4 giugno 2007

Via via si è disvelato invece un retroscena diverso, che chiama in causa i principi del progetto Alice, la inculturazione della sua universalità nella religiosità dell India di Sarnat e di Bodhgaya, Seguirne il decorso è una immersione d'eccezione nella spiritualità vivente di tale progetto educativo, quanto unica è la grande mente e unico è il grande cuore di Valentino.

" Caro Valentino,
ho semplificato la home page di Alice Project.info, togliendo le righe serpentelle dei testi scorrevoli che annunciano eventi che non sono più delle news. I miei limiti tecnici e lo scarso tempo che ho a disposizione non mi consentono gran che di più.
Tieni presente che la home page è conforme allo stesso formato di ogni altra pagina, e che modificarla nella sua configurazione comporta una discrepanza tra la facciata d' ingresso e tutto il resto.
Il sito non è male, eccettuate le ridondanze Non mi sembra affatto che tu debba nutrirne vergogna .
Ti ringrazio infinitamente di seguire le mie news. iL tuo accesso è stata l' occasione per ricontrollare tutto e riscrivere una pagina di cui avevo inserito una versione oltremodo scorretta.
Spero di farmi sempre più semplice, molto più semplice di quanto non sia riuscito ad essere nella scrittura dei testi, in presa diretta sulla concretezza dei fatti, perchè siano di per sè eloquenti.....
Colgo l'occasione di questa mia risposta per segnalarti i siti delle due case editrici principali, stando alle mie conoscenze , che pubblicano libri e materiale didatico per l'apprendimento dell'Italiano come Lingua straniera.

http://www.almaedizioni.it/

http://www.guerra-edizioni.com/index.cfm

E ti rinnovo la richiesta se sai dirmi qualcosa delle scuole di madre Teresa di Calcutta, al cui distaccamento di Khajuraho io ed il mio amico indiano siamo intenzionati ad iscrivere il suo bambino
Grazie. di tutto, nuovamente.
Odorico "



"Caro Odorico, e' sempre "rischioso" avere amici troppo intelligenti come te. Non puoi sbagliare una virgola. Scherzo. Sono onorato di averti come "compagno di cordata" e come "specchio". Per il web, io direi di togliere tutte le righe "serpentine" : Dalai Lama patron - via; An Award... - via. Lascerei la serpentina relativa al secondo award. Tutto il resto, katam, compreso Sirianni, e compresa la stravecchia notizia della Colombia. Poi sostituirei alcune foto. Meno foto di bambini immersi nel samadhi di Morfeo e piu' foto di bambini normali. Altrimenti sembra che noi siamo ossessionati dall'introspezione. A dire il vero, non metterei nessuna foto ... yogica.

















Meno foto di lama. Ne lascerei una sola, visto che e' quasi impossibile trovare delle foto con Luigina (De Biasi) e il sottoscritto assieme. Se ci fosse una foto diversa con uno yoghi indiano sarebbe meglio. Ad esempio, il Baba degi Aghora'.Ti mandero' l'indirizzo della nostra pagina picasa dove potrai trovare qualche foto, se ti serve. Chiedo troppo?Per le suore, devo aggiungere che hanno un difettuccio. Sono "narrow minded" in fatto di religione. Le Divinita' hinduiste sono considerate blasfeme, idoli da togliere dalle pareti. I preti sono piu' aperti, ma sono anche meno ligi ai loro voti (di castita'). LoveValentino "




Caro Valentino,
sono Odorico. Ti va bene come ho semplificato la home page? Ho disatteso soltano le tue indicazioni di eliminare i testi scorrevoli che magnificano il patrocinio del Dalai Lama e le news colombiane. Anche il solo nome del Dalai Lama mi sembra di forte richiamo spirituale , anche per coloro che sono più superficialmente a conoscenza del buddismo. Le news colombiane, per quanto scadute, rinviano in realtà a quelle sulla rivista on line di Educazione spiritual , e mi sembrano graficamente piacevoli.
Inoltre i collegamenti che ho distolto dalla prima pagina si ritrovano pressocchè tutti nel file archivio di tutte le news.
Sono tenacemete conservatore di tutto ciò che eredito e acquisisco....
Come va, intanto, in India , in Sarnat e in Bodhgaya ? Nel paese del mio amico ha iniziato a piovere, finalmente.
In Italia difetta la speranza, più che la rassegnazione.
Sempre ragionando con te di Speranza, mi va di dirti che casualmente ieri ho ritrovato nella biblioteca di Mantova un libro, appena uscito, che mi sembra davvero valido per disincantare le mistificazioni dell India: Dentro l'India , e ne è autore Pavan K.Varma. Lo conosci?
Eppure anch'egli, nonostante tutto ciò che rivela della violenza, dell' amoralità pragmatica, e del " totale egocentrismo" dell animo indiano ( "La maggior parte degli indiani, in questo senso, è "disinteressata alle cose materiali" solo nella sua indifferenza verso qualsiasi aspetto dell'ambiente esterno che non vada direttamente a vantaggio del suo mondo immediato e personale"), non può non esprimere la mia stessa ammirazione " per la capacità degli indiani , spesso sorprendente, di non perdere la speranza, ... e per la loro capacità di risollevarsi che nasce dall 'essere continuamente esposti alle avversità".
A presto, anche dove tu sei
Odorico




















"Caro Odorico, ti ringrazio per il lavoro che stai facendo per il PA. Il Dalai Lama? Certo che e’ un motivo di orgoglio per noi il suo patrocinio, ma vaglielo a spiegare, tu, a chi teme che il Progetto Alice venga identificato come buddhista o induista! Da parte di alcuni miei collaboratori c’e’ una specie di “ossessione dell’imparzialita’”. Se si fa una puja induista, bisogna farne anche una cristiana o musulmana... Se il Dalai Lama offre il suo patrocinio, bisogna cercare il patrocinio anche di altre Autorita’ religiose, appunto per non correre il rischio di essere “etichettati”. Se i bambini induisti pregano Saraswati, bisogna proporre anche delle preghiere per i bambini musulmani. Apparentemente queste osservazioni sono giustificate dall’esigenza di neutralita’ religiosa del Progetto Alice. In pratica, hanno il venenum in cauda. Spingono i responsabili del Progetto Alice verso, come dire?, una specie di commercializzazione delle proposte: “Tot a me e tot a te, per non scontentare nessuno.” La conseguenza puo’ essere questa:” No, a me hai concesso solo una preghiera di cinque righe, mentre a loro hai consentito di recitare una preghiera di sette righe e mezza!” Il Progetto Alice non puo’ permettersi di degradare in questo tipo di contrattazioni ideologiche. Bisogna avere sempre presenti i principi del PA, altrimenti non si va da nessuna parte. I principi sono questi: “ Lo scopo dell’educazione del PA e’ di portare gli studenti agli stati piu’ elevati della loro coscienza: peack experiences, esperienze di vetta (Maslow). E queste esperienze sono transpersonali, transegoiche, oltre la coscienza dell’ego. Le idee religiose, le immagini, le discussioni sull’esistenza o meno di Dio e sui suoi attributi, le preghiere sono tutte attivita’ che riguardano lo stato di coscienza razionale, la mente discorsiva, l’intelligenza logico-verbale. Oltre la coscienza razionale c’e’ quella intuitiva, spirituale, non duale. Oltre l’ego c’e’ il silenzio. Infatti, che cosa resta da discutere se non c’e’ CHI discute? Se non c’e’ un soggetto, non c’e’ nemmeno un oggetto. Questo stato di coscienza non registra conflitti di idee, di riti religiosi o immagini della Divinita’. Nel silenzio dei pensieri e delle emozioni si va oltre il confine dei templi, delle preghiere, dei nomi. Nel silenzio creato dalla trascendenza dell’ego (che, non dimentichiamolo, e’ nient’altro che un pensiero, seppure ossessivo, onnipresente, radicato nel profondo dell’inconscio) musulmani, cristiani, induisti, buddisti, ebrei... trovano l’unita’. Pertanto, il Silenzio e’ il linguaggio che permette ai praticanti di tutte le religioni di incontrarsi e rimanere insieme. Il Silenzio annulla le divisioni, le differenze e porta pace. Ecco, questa e’ la Visione del Progetto Alice, che spesso viene dimenticata quando ci si perde nei dettagli del percorso. Infatti, la preghiera Sufi o quella cristiana altro non sono che dettagli del sentiero, mezzi didattici per arrivare al Silenzio. Non sono sono l’obiettivo finale. Spesso chi si ferma a giudicare quanti Lama hanno visitato la scuola e quanti vescovi e quanti brahmini o mullahs, perde di vista la vetta della Montagna. Il mezzo diventa il fine.



















Non possiamo cadere in questo tranello drammatico in cui sono cadute le scuole in occidente, le scuole secolarizzate, laiche. Dove sbagliano, secondo noi? Sbagliano nell’aver posto l’obiettivo educativo troppo in basso, a meta’ montagna, a livello di coscienza egoica, che e’ un passaggio, una tappa verso la vetta, ma non e’ la Cima. Ne consegue la contabilita’ del mercante: tot preghiere induiste, tot buddiste, un lama per te e un brahmino per me... No, questa mentalita’ non fara’ finire in conflitti, ma li aumentera’, esattamente come e’ accaduto, qualche volta, nelle nostre scuole.
Guai permettere a questo demone dualista (la coscienza dell’ego) di diventare la meta! La causa della crisi dell’educazione in Occidente ed ora anche in Oriente, secondo me, va cercata nel fatto che abbiamo posto l’intelligenza verbale, logica, come dominante, ed e’ questa intelligenza che detta le regole del gioco, definisce le tappe del percorso, le modalita’ del cammino. Ma il cammino previsto dalla coscienza dell’ego non va oltre se stessa, ovviamente. Come potrebbe suicidarsi? E’ questa coscienza che crea i conflitti di “misura”, di “confronto”, di “gelosia”: “Un Lama a me e un prete a te. Una preghiera sufi e una induista...”
Con questo non voglio dire che i mezzi del percorso non siano importanti. Anzi. Senza questi non si arriva alla Vetta. Le preghiere, i riti, le puje, le immagini sono fondamentali per raggiungere la Vetta. Per questo incoraggiamo i nostri studenti a praticare, a scuola, secondo la tradizione della loro religione. Ma cerchiamo anche di far capire che le preghiere, i riti, le immagini.... sono, appunto, mezzi. Quindi relativi. Mezzi per raggiungere la Vetta. Come la piccozza, le corde, le tende, le bombole di ossigeno di uno scalatore. Mezzi, strumenti per arrivare a destinazione. Una volta arrivato sulla cima, ti siedi e godi lo spettacolo. Una volta in cima, non discuti con i tuoi compagni di estasi quanta corda hanno usato, quante bombole di ossigeno hanno consumato. Non litighi sulla efficienza dei mezzi. “Il mio ossigeno e’ migliore del tuo...”. Non ha senso. Li’, nel silenzio della Vetta, sei felice, come gli altri. Spariscono le divisioni, i contrasti. C’e’ solo la felicita’ comune della conquista.
Quella Vetta, dove tutti - buddisti, cristiani, induisti, ebrei, musulmani – stanno seduti in gioiosa contemplazione dell’Infinito, e’ il posto dove vogliamo portare i nostri studenti.
Caro Odorico, capisci?
Se non si tiene presente questo, non usciremo mai dalle trappole dei conflitti causati dalla “mentalita’ del mercante”: se metti il crocefisso devi mettere anche Buddha... No Islam, no crocefisso... Via il presepio dalle aule se non entrano anche i Testimoni di Geova... E altre miserie simili. A tanto si è arrivati in Italia. I bambini non possono piu’ fare la recita di Natale. La scuola e’ diventata laica, secular! La scuola “rispetta” tutte le religioni, si dice. Davvero? Meglio dire, che la scuola ha ucciso tutte le religioni.
Tornando a noi, un Progetto va giudicato dalla sua Visione, non dalle apparenze o sovrastrutture. Una persona va giudicata dai suoi valori, non dal vestito che porta.
A volte i miei collaboratori piu’ stretti fanno queste osservazioni: “Qualcuno puo’ criticare. Puo’ pensare che il Progetto Alice sovraesponga gli studenti ad un eccesso di stimoli religiosi buddhuisti o induisti...”











E allora? Certo, teniamo conto delle osservazioni, delle critiche, ma non lasciamoci condizionare al punto da rifiutare di mettere in evidenza il patrocinio del Dalai Lama, per timore di essere etichettati! Non e’ facile spiegare la filosofia del Progetto Alice agli estranei che sono totalmente bloccati a livello di coscienza egoica (perche’ questo e’ il fine dell’educazione in Occidente: la formazion di un ego sano, maturo!). La “mentalita’ del mercante” non riuscira’ mai a leggere i fatti in termini diversi dal pesare, giudicare, criticare, confrontare (tutte attivita’ caratteristiche della mente dualista). Non riusciremo MAI ad accontentare una persona con un simile modo di pensare. Spesso cito ai miei collaboratori la storia di Esopo e La Fontaine, del padre, del figlio e dell’asino. Qualsiasi cosa tu faccia, non riuscirani mai ad accontentare chi ha la “mentalita’ del mercante.”Prendiamo Il Tempio di Tara. Un altro episodio della scuola da nascondere, secondo un mio stretto collaboratore. La scuola non puo’ chiudersi in un neutro silenzio di fronte alla presenza e pressione delle religioni. La scuola non deve avere paura dei simboli religiosi, anzi, li deve far capire, vivere agli studenti, per poi trascenderli. I simboli religiosi, come sai bene, hanno radici profondissime nell’ inconscio personale e collettivo. Sono espressioni di archetipi universali.


















Per questo, abbiamo alla scuola un vecchio Lama che ha passato 30 anni in ritiro! Trent’anni in ritiro a meditare di Vajrayoghini, una tra le piu’ complesse divinita’ tantriche del panteon buddhista. E abbiamo un brahmino che viene ogni mattina e ogni sera a pregare nel tempio induista costruito nel nostro campus. Milioni di Gyatri mantra. Decine e decine di fire-puja! Ogni mattina, lava e veste Ganesh, che e’ il nostro “protettore della soglia”; poi riprende il ritiro iniziato tre anni fa. Senza interruzione, il brahmino, aiutato dagli studenti, recita male e male di mantra. Poi, ogni 100mila mantra, purifica gli eventuali errori con la puja del fuoco. Ogni sera, tutti i bambini residenti, buddhisti, induisti, cristiani... si riuniscono per la puja del fuoco, l’ offerta finale alle nostre divinita’, accompagnata dal suono della conchiglia.Decine e decine di fire-puja! Ogni mattina, lava e veste Ganesh, che e’ il nostro protettore della soglia, poi riprende il ritiro iniziato tre anni fa. Senza interruzione, il brahmino, aiutato dagli studenti, recita male e male di mantra. Poi, ogni 100mila mantra, purifica gli eventuali errori con la puja del fuoco. Ogni sera, tutti i bambini residenti, buddhisti, induisti, cristiani... si riuniscono per la puja del fuoco, l’offerta finale alle nostre divinita’, accompagnata dal suono della conchiglia.Come vedi, non c’e’ solo Gopal ( vedi http://www.aliceproject.info/ ) a creare problemi. Anzi, i Gopal sono quelli che creano meno tensione.Lo stress viene, a volte, da chi lavora con me e sembra non capire la complessita’ dell’India, delle dinamiche burocratiche, delle relazioni interpersonali che sono basate su parametri misteriosi per noi occidentali. Tanto per fare un esempio. Un giorno, un mio vecchio amico venne in visita alla scuola, dall’Italia. E’ un imprenditore. Costruisce case. Quando vide la struttura della scuola e gli spiegai che avevamo dei problemi con la strada, la sua reazione e’ stata:“Cara Valentino, quando si parte con qualche iniziativa, ci vuole un progetto. Dovevi programmare fin dall’inizio l’espansione, le classi, la strada...”





















Io lo guardai allibito. Programmare? Quindici anni fa, non avevo nulla. Avevo solo i soldi ricevuti dalla scuola, per 21 anni di lavoro. Avevo un mini-progetto, senza ambizioni. Pensavo di fondare una scuola elementare. Cinque classi. Tutto qui. Nessuno pensava alle medie, al liceo, all’Universita’. Il prezzo del terreno era altissimo. Spesi tutti i miei risparmi per comperare lo spazio sufficiente per la scuola elementare. Che cosa dovevo programmare? Secondo il mio amico, avrei dovuto, fin da allora, avere in mente l’Universita’, quindi avrei dovuto pensare che i terreni attorno alla scuola sarebbero diventati nostra proprieta’. Con quali soldi, dio solo lo sa. Non solo, ma chi dice che i vicini avrebbero venduto il terreno proprio a noi? Infatti, alcuni vicini non cedono il loro tereno neanche dopo morti!Tornando all’amico, sulla base di questo disegno immaginario, avrei dovuto chiedere ad un ingegnere di fare il progetto edilizio (molte costruzioni avrebbero dovuto figurare in terreni di proprieta’ di altri!) e quindi costruire la scuola “a moduli”. Ti racconto questo particolare perche’ il mio amico non e’ uno sprovveduto e il suo modo di pensare e’ comune a molti altri volontari, arrivati a “cose fatte”. Se non vivi in India 24 ore su 24 non puoi capire quello che voglio comunicare. Non basta stare con i bambini due, tre mesi all’anno. Bisogna vivere lo stress quotidiano dei piccoli eventi. Cerchero’ di fare un breve elenco di questi eventi.



















Questa mattina mi sono svegliato con un foruncolo come un pomodoro sulla fronte e altri alle mani, ai piedi, alle braccia; le zanzare hanno aspettano il black out della corrente e, quindi, il blocco del ventilatore, di notte, per attaccare spietatamente, impedendo il sonno; i topi se ne infischiano dell’umana presenza e invadono ogni spazio libero e non, facendosi strada con i denti quando trovano qualche ostacolo (ho perso un’unghia del piede a causa di un topo!); gli stessi topi giganti stanno scavando dei tunnel dentro i muri della scuola attraverso i piccoli fori fatti per bloccare le finestre e ci troviamo la cucina piena di residui di ... scavo;











gli scorpioni entrano in camera dopo la pioggia e hai il terrore di trovartene qualcuno sotto il cuscino; le serpi si arrampicano per le scale e arrivano al primo piano; la cuoca di Bodhgaya viene con il viso tumefatto per le botte ricevute dal marito ubriaco e chiede quindici giorni di ferie, lasciandoti solo ad accudire ai residenti e pensare alle pulizie della scuola; gli yadho (una delle caste dominanti nella zona) mettono in giro pettegolezzi sulla scuola (la scuola non puo’ rilasciare diplomi!) per vendicare il licenziamento di un insegnante appartenente alla loro parrocchia; il dilemma se permettere oppure no ai bambini del villaggio di giocare nei locali della scuola durante le vacanze, pensando alla eventuale irrazionale reazione della gente in caso di incidente (qui menano, non discutono, e quando vedono qualcuno che mena, anche se non sanno perche’, si mettono a picchiare all’impazzata fino, a volte, a uccidere); il generatore, appena aggiustato, ha rotto il tubo di scarico e il fumo tossico ha invaso il giardino; le formiche sono ovunque; il frigorifero e’ vuoto, bisogna andare a Bodhgaya per fare le spese: chi ci va?, la jeep e’ in riparazione a Sarnath, nessuno ha la patente per guidare la moto, la strada, comunque, e’ impraticabile a causa del fango causato dalle piogge del monsone arrivate con un mese di anticipo; il giardiniere, senza informarmi, ha trapiantato le palme, che si trovavano nei vasi, a ridosso della mura, non sapendo che le piante crescono e, un giorno, faranno crollare il muro; e’ arrivata la nuova donna delle pulizie: dopo aver lavorato (per modo di dire!) per alcune ore, si e’ precipitata a chiedere l’ammontare del salario mensile, senza avere la minima idea della correlazione salario-qualita’ del lavoro;



















il figlio della donna delle pulizie che si e’ suicidata lo scorso anno, – residente presso la scuola – dice di non aver l’iscrizione alla X classe e rischia di perdere un anno, dobbiamo pensare ad una soluzione;
il contadino che ci porta il latte mette troppa acqua e lo yogurt fa fatica a formarsi, dobbiamo trovare un nuovo fornitore; un insegnante delle elementari ha portato l’invito di nozze, bisogna pensare al regalo e a chi mandare in rappresentanza della scuola; da Sarnath telefonano dicendo che i nuovi volontari sono in crisi di “ambientamento”, quindi devo studiare una strategia di counseling; i genitori dei bambini che abitano vicino alla scuola di Sarnath – e hanno fama di essere dei grandi opportunisti - premono perche’ accettiamo i loro figli alla scuola materna, che fare?;










gli studenti che hanno appena superato l’esame della classe X chiedono se possono iscriversi alla XI classe presso la nostra scuola, bisogna prendere una decisione se continuare oppure no con la scuola superiore; l’editore chiede se abbiamo deciso di pubblicare la seconda edizione di Coniglio Saggio II per la scuola media; l’artista che ha illustrato il libro ha sbagliato i tratti del protagonista (una volta l’ha rappresentato ragazzino, altre volte come un adolescente) e la colorazione dei vestiti, bisogna rimediare con il computer, se possibile, dove non e’ possibile bisogna modificare il testo del racconto per adattarlo all’illustrazione (pur di salvare i soldi gia’ spesi); la moglie del nostro ex segretario si e’ uccisa una settimana fa, bisogna pensare al trauma del figlio, che e’ nostro studente; apro la posta e trovo la letterina di uno stretto collaboratore che se la prende con me perche’ ho favorito la nascita di una nuova Onlus in Italia ed ora ha problemi di immagine; apro un’altra mail e trovo la confortante notizia di una volontaria collaboratrice che dice di essere in tilt e di non riuscire piu’a far fronte allo stress causato direttamente o indirettamente dal lavoro per il PA; ne apro un’altra e trovo un “amico” che mi informa che ha deciso di fermare la mostra itinerante di foto relative ai bambini di Alice....Una sola mail e’ positiva: e’ quella del nostro Presidente che ha capito la mia solitudine e mi sollecita a non lasciarmi sopraffare dal gossiping, dalle incomprensioni. Mi ero rivolto a lui perche’ si facesse da tramite presso un grande Lama per una divinazione. A volte, non mi resta che il conforto della... magia! Avevo chiesto di domandare al Lama di verificare dove avrebbe portato tutta questa negativita’ occidentale (ripeto, i problemi piu’ grossi, le tensioni non sono creati dai miei studenti, ma da chi non vive con noi). Gli astri, come sempre, sono benevoli. “Stai tranqullo, - informa il Presidente – la divinazione e’ positiva, come al solito. Il successo della scuola continuera’. Ti sono vicino.”“Ti sono vicino!”, che belle parole. Questo dovrebbero dire i miei collaboratori: “Ti sono vicino/a nel bene e nel male, nella buona e nella cattiva sorte. Ti sono vicino/a soprattutto quando le cose vanno male, quando fai degli errori, perche’ chi agisce corre il rischio di sbagliare. Ti sono vicino/a senza giudicare, senza accusare, senza criticare. Ti sono vicino/a e ti ascolto. In Silenzio, appunto. Quello della famosa Vetta.”Chiedo troppo, Odorico?Purtroppo, caro Odorico, mi rendo conto che mi devo rassegnare alla solitudine. Vedi, ho un difetto: spesso riesco a intuire quello che succedera’. Trent’anni fa, questa intuizione mi porto’ a inziare le ricerca del Progetto Alice. Il quadro che vidi allora e’ esattamente quello che appare oggi. Davvero! Adesso, qui, con i miei studenti, ho la visione di quella che sara’ l’India tra dieci, venti anni. Le decisioni che prendo, i consigli che do’, sono proiettati nel futuro, secondo la mia diagnosi. Ma pochi mi credono.




















Quando, ad esempio, dico ai miei studenti : “Attenzione, il numero di persone frustrate, depresse, infelici e’ destinato ad aumentare, grazie alla societa’ dei consumi, al processo di disidentificazione culturale e spirituale dell’India, quindi serviranno piu’ psichiatri, piu’ psicologi, piu’ terapeuti, piu’ counsellors, piu’ insegnanti di yoga... Pertanto, lasciate economia e commercio, lasciate il computer e scegliete psicologia, scegliete educazione, scegliete fisioterapia, scegliete corsi per animatori di comunita’ di recupero, per l’assistenza degli anziani... ” I miei studenti mi guardano come se fossi un marziano. Profeta inascoltato! Li capisco. Ma non capisco chi mi sta vicino, chi dovrebbe sostenermi in questa lungimiranza... Qualcuno l’ha definita “la solitudine dei profeti”. Sara’, ma quanto e’ difficile da sopportare! Il tuo blog e la tua sensibilita’ mi fanno sentire meno solo...LoveValentino
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Web: http://www.aliceproject.info/



















Caro Valentino,
La tua doppia intensissima e.mail di ieri seguita a farmi turbinare la mente in tantissime cose da dirti.
Devo comunque procedere con estremo riguardo e misura nel dirtele.
Torno a ringraziarti di quanto di toccante tu asserisci sul mio conto, che mi onora oltre misura, se quanto scrivo e ti dico ti fa sentire meno solo.
Ti sono inoltre grato di quanto tempo tu mi hai destinato per esprimere benissimo ciò che pensi e la situazione che vivi.
Credo che comunque tu abbia così soddisfatto un tuo bisogno profondo, e che tu ora sia in grado di vivere meglio la vita stremante che devi affrontare ogni giorno, per il meraviglioso compito che ti si assunto., che è la stessa moltiplicazione cristiana dei pani e dei pesci.
Mi limito a chiederti di accertare se ti va bene come ho modificato la scritta scorrevole, inerente il patrocinio del Dalai Lama.
Spero davvero che per il momento tale intervento possa bastare.
A presto
Odorico "




















"Caro Odorico, ti ringrazio per la risposta. Per il sito, grazie per le correzioni, ma credo che ci voglia qualcosa di piu' radicale per "accontentare" i miei "mercanti" collaboratori. Per esempio, non credo che la mia collaboratrice sia felice per la foto che ci vede insieme con il vecchio Lama.
Lei non lo dice, ma lo "sento". Sono vecchie storie. Anni fa, fui costretto a suggerire ad un regista che aveva realizzato un documentario presso la nostra scuola, per "Geo", di cambiare i nomi della scuola in modo che non venisse riconosciuta dagli spettatori. Il motivo: c'erano troppe "immagini buddiste". Inutile spiegare la differenza tra "verita'" e "diplomazia". La verita' e' che i principi fondamentali del Progetto Alice si ispirano alla saggezza del Buddhismo, in particolare il concetto di vacuita', di emptiness, che non si trova nelle altre religioni. Il Cristianesimo ce l'avrebbe (vedi la 'comunione', 'ut unum sint', la 'fusione dell'anima con Dio'...), ma e' nascosto alla massa, che viene istruita secondo principi dualistici e di separazione con il Creatore (con tutte le conseguenze del caso). I Cristiani avevano un grande saggio contemporaneo che era vicino al pensiero del PA: il gesuita Padre de Mello. L'hanno messo all'indice, dopo morto. Vecchia abitudine. Tocco' anche a Master Eckart, il genio del misticismo cristiano. La verita', dunque, e' che il PA, pur non avendo etichette, ha ispirazioni. E queste dovrebbero essere onestamente riconosciute, come quando si fa riferimento a qualche espressione letteraria e si cita l'Autore. No, noi non possiamo citare l'Autore, perche' la "gente" puo' pensare male, puo' non capire, puo' convincersi che PA e' buddista. Certo, dobbiamo tenere conto della ingenuita' o, peggio, stupidita' della gente, della loro malizia, del bisogno di pettegolezzo, e questo richiede l'uso astuto della "diplomazia" da parte nostra. Ma la diplomazia non deve sopraffare la Verita'. Comunque sia, che si nasconda oppure no la nostra matrice, la gente continuera' a fare illazioni, a sporcare con la maldicenza il nostro progetto educativo (come hanno fatto recentemente alcuni volontari), a sollevare dubbi. Ripeto, il Progetto Alice non e' per i porci. E' una perla per chi mira alla Vetta e non per chi si ferma a mangiare i cardi rossi e turchini, come l'asino della poesia del Carducci

LoveValentino


Valentino,
La tua e. mail mi ha colto in contropiede, prima che ti inviassi la seguente risposta:
Caro Valentino,
Come è possibile darsi come scopo una scuola che insegni cosi tanto di semplicemente presente, già in noi, a vivere della Verità del Silenzio e dell' agire che non è volto al suo frutto, e trovare facile ascolto? Tu stai seguitando a compiere il miracolo cristiano della moltiplicazione dei pani e dei pesci , come ti ho già detto. Credi che sia poi così ridotto l'uditorio che hai, se è tale il tuo discorso pedagogico? Se sei nella Verità, il Vangelo di Giovanni non lascia adito a pie illusioni a proposito
"Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perchè essi non sono del mondo, come io non sono del mondo" (Giovanni 17, 14 )
E se ti senti profetico, devi rassegnarti ad essere voce di uno che grida nel deserto.
E devi più che mai preoccuparti degli abiti che indossi, dell'aspetto e del tono di voce e dei modi che assumi, essere quanto più dimesso e disincantato nelle aspettative, sopportare e coprire tutto, come la carità di Paolo nella lettera ai Corinzi, perchè nulla ti sarà perdonato., nulla passerà inosservato e sotto silenzio, di tutto tu dovrai rispondere.













Mi è capitato di incontrare alcune settimane fa un mio ex allievo che mi ha esaltato come suo insegnante,- l' ebbi al biennio delle superiori,- perchè pur nei rudimenti che gli avevo trasmesso, gli avrei insegnato a pensare con la mente di un uomo futuro.
Mi ha detto questo dopo che con lui avevo appena dovuto scusarmi perchè al solo suo ricordarmi che ero stato un suo professore ero trasceso, come se avesse magnificato come un laticlavio la mia veste d'obbrobrio, nella sala d'aspetto in cui al medico chiedevo un giorno di congedo dall'essere fatto dentro la scuola come "professore"- o " profe"...- a brani sanguinolenti,
Quanto al cuore del tuo discorso, ossia i principi che riaffermi del Progetto Alice, a mio avviso devi permanere sempre consapevole che sono la verità di una vista d'altura, nel suo stesso nitore realistico incontaminato, mentre gli uomini accedono alla tua scuola dalle pianure di ogni giorno e dai loro miasmi mentali.
Da odi, contrasti e divisioni, a cui occorre ridiscendere dalle vette, da cui occorre tentare di risalire sulle cime , sopra stagni e paludi letali.
Certo, è irrinunciabile il patrocinio del Dalai Lama.
Il vecchio lama e il brahmino devono seguitare a poter meditare e officiare presso le tue scuole, . fino all' ultimo dei loro giorni.
Nessuna par condicio ha senso, tra brahmini, vescovi e lama o mullah : "Lo Spirito soffia dove vuole, e ne senti la voce".( Giovanni, 3, 8 ).
Ma occorre , a mio avviso,se ancora non possono avvalersene, che nelle tue scuole gli studenti cristiani, o musulmani, possano appartarsi in un luogo di meditazione, e di preghiera, conforme ai soli simboli delle loro religioni, che consenta un adito alla casa del silenzio a iniziare dalle loro dimore spirituali originarie, che per i musulmani ricordi una moschea, ai cristiani una cappella di preghiera..

A quanto mi rammento dei miei ultimi viaggi, dei miei stazionamenti sulle motonavi turche o in un ospedale iraniano, è già una sala di preghiera, e funge già da moschea, un'aula con un tappeto e un indicatore orientato verso la Mecca, a ridosso di una parete. In cui sia presente in aggiunta semplicemente il Corano , prima ancora e più ancora che le preghiere sufiche.
E per chi è cristiano, possono bastare un ripiano similare a un altare, una Bibbia e una semplicissima croce, nella sua più spoglia nudità lignea, anche in ragione del fatto che la tua scuola non può essere di certo una chiesa consacrata.
Sono tali spazi di raccoglimento, che possono diventare gli ambiti di accoglienza nella tua scuola di ulteriori patrocinatori spirituali di fedi differenti.
Tornando, in conclusione, ai Christian Friends dei tuoi stretti collaboratori, a mio giudizio restano lontani dal senso del tuo discorso non già perchè si attengono solo al Cristianesimo , ma perchè permangono a un suo livello di intendimento legalitario, moralistico e dualistico, quasi che i comandamenti, e l'antitesi contrappositiva tra Dio e l'uomo ed il cosmo, tra la vita nel tempo e la vita eterna, tra la materialità e la spirituale, quant'è invece reciprocamente immanente, fossero la verità ultima dei Vangeli.
E' tale versione che, fatta propria come la Parola ultima del Gesu dei Vangeli, ha distolto dal cristianesimo verso un buddismo o un induismo concepiti come con esso in antitesi, tanti illustri studiosi e cultori antecedenti.
In spirito d'amicizia, avendoti detto ciò che penso
Odorico"
Come puoi riscontrare, ero già in piena sintonia con la lunghezza d'onda della tua risposta.
Nel frattempo il mio amico Kailash mi ha chiamato al telefono e gli ho risposto riferendogli dei tuoi problemi. - Di sua spontanea iniziativa mi ha detto che siccome i miei amici sono i suoi amici, e tu sei per lui una " good person" "che pensa al futuro dell India e dei suoi bambini", ti invita in Khajuraho come e quando tu voglia, everywhere for everythings, offrendoti la colazione, il pasto, la cena, nella sua casa in affitto_ dove neanch'io dormo- e di accompagnarti a vedere il suo villaggio. Mi ha pregato di trasmetterti la sua e.mail
e il suo numero telefonico
Inoltre si è offerto di venirti ad accogliere alla stazione di Satna, sempre che non sia già in funzione la linea Varanasi Mahoba Khajuraho, che sarà attivata a luglio, forse
Love
Odorico

E così? Va bene la prima immagine del sito?In ogni modo, cliccando sull immagine miniaturizzata delle foto ritagliate, viene restituita la bellissima figura intera! Che foto straordinarie nella loro integrità!!!....
Ovviamente mi assumo io tutte le responsabilità della home page- così come l'avevo riconfigurata, di mia iniziativa personale,- consultandomi solo con*., da cui ho ricevuto solo l'imput per la pubblicizzazione della mostra delle foto di Sirianni e per l'archiviazione del pregresso.
Odorico "

"Ciao. Grazie per la risposta. Prima che dimentichi particolari importanti, non e' che non stia pensando ad 'uno spazio di preghiera per i cristiani'. Da alcuni anni sto progettando di costruire un capitello in stile indiano per la magnifica Madonna con il Bambino, in legno di tek, che ci procuro' il nostro ex Presidente, Padre Tony, un gesuita che poi impazzi', senza che i suoi superiori se ne rendessero conto ( e quindi non gli offrirono le cure necessarie).Quasi in ogni classe c'e' la figura di Gesu. Mi piace il "Sacro cuore", perche' assomiglia ad Hanuman per Induisti e a Cenresig dei Buddisti (l'Amore infinito, compassionevole che viene, appunto, dal chakra del cuore).La mia collaboratrice ha detto che forse riuscira' a trovare lo sponsor. Se decidesse anche il tipo di capitello e il posto dove metterlo, io avrei un pensiero in meno e, domani, un motivo in meno per eventuali recriminazioni.Devo, pero' precisare che gli studenti cristiani si contano sulle dita di una mano, cosi' pure quelli musulmani. A Sarnath, gli studenti musulmani sono due o tre, compresa una insegnante.Quindi, non dobbiamo esagerare con le spese per dimostrare di essere equanimi da un punto di vista interreligioso. Insomma, c'e' il limite posto dal buon senso.
Un abbraccio Valentino " 23 giugno 2007

In conclusione ( temporanea)

Ho cercato di riconoscere e di difendere le ragioni di Valentino, riconducendole alle possibili ragioni dei suoi collaboratori, e ho tentato di individuare che cosa potrebbe alleviare lo stato di tensione tra loro intercorrente - l'istituzione delle aule di meditazione e di accoglienza islamica e cristiana. E immedesimandomi nei collaboratori cristiani del Progetto Alice, ho indicato a Valentino, nella e.mail seguente, che cosa della sua presa di posizione potrebbe più emozionarli "criticamente "

" Constato la mancanza fondamentale della Croce tra i simboli cristiani che prefiguri nelle tue scuole. avendo compresenti le reazioni di devozione e di orrore che può suscitare. Non è che tu abbia sbagliato nella predilezione dei simboli che introdurresti, direi che sei rimasto a metà della montagna delle simbologie cristiane, all'altezza delle navate laterali, senza pervenire all'altare ed alla presenza eucaristica . Con me ti prego di seguitare, comunque, ad essere icastico su vizi e e pregi di Santa Romana Chiesa e dei suoi militanti . Love Odorico"

A tal punto, non credevo di poter fare più altro che di andare a trovare Valentino a Sarnat , nel mio prossimo rientro in India, recandogli un tappeto su cui fosse effigiata la Pietra Nera, e di iniziare a versare una donazione di 10.00o rupie, vincolato all' allestimento nelle sue scuole di una sala di preghiera islamica con le sue fragranze aromatiche, sia pure per pochi o per nessun fedele. Qui in Italia, intanto, nei giorni feriali, quale luogo era più indicato, per la meditazione solitaria, che la spaziosità deserta delle Chiese cristiane...

Ma l'indomani mattina, acceso il computer, non una, due e-mail di Valentino, ancora non lette, già mi sollecitavano in tema di Croci:

" Grazie. Nessun problema per la Croce. Puoi aiutarmi a procuramene una ventina? So che a Delhi c'e' un negozio specializzato. Qui e' impossibile trovare la Croce.Love Valentino"

Pubblicato da odorico a 06.00 0 commenti





sabato 28 giugno 2008

passe partout mistico

"Ciao. Ho letto il blog. Incrociamo le dita. Se sei a corto di foto, puoi prenderle dal mio deposito picasa . Attenzione, ci sono alcuni errori nelle captions, commessi dai miei studenti che curano la pagina. Ad esempio, nelle foto dedicate al Guru Aghora'















e' stato inserito anche il leader nazionale per i diritti dei Dalits, Vincent, con la moglie.










Il Baba Aghora' lo si puo' riconoscere nelle foto successive.















Ho letto che il figlio del tuo amico e' stato escluso dalla scuola delle suore. Poverino! Immagino la tortura dell'interview per l'ammissione. Ti risparmio i miei commenti. Forse potrebbe venire, come residente, alla nostra scuola... Ma siamo gia' al tetto massimo di presenze nell'ostello, soprattutto dopo il trasferimento dei residenti di Bodhgaya a Sarnath. LoveValentino Ps. ho gia' chiesto ai miei insegnanti di contattare il padre responsabile della parrocchia di Sarnath per vedere di recuperare le croci, altrimenti le faccio fare dal falegname della nostra scuola. Ok per lo spazio per i musulmani. Nessun problema. Da anni, con Carlos, che lavora in un paese musulmano, discutiamo il modo migliore per inserire i musulmani nel Progetto Alice, nel rispetto assoluto della loro cultura e tradizione religiosa. Il problema e': come trovare un linguaggio comune per comunicare tra noi? Quale e' il passe partout mistico che permette di entrare (ed essere ben accolti) nelle cattedrali cristiane, nei templi induisti, in quelli buddisti e nelle moschee?Va bene gli spazi riservati, ma va precisato che si tratta di spazi non "separativi" ma solo di "convenienza", esattamente come lo spazio a tavola. Uno, per mangiare, ha bisogno di un posto, appunto. Ma va enfatizzato l'atto del mangiare insieme, la funzione del mangiare. Va, invece, passato in secondo piano il "posto" e il "che cosa si mangia". Posto e menu' sono scelte personali (che dividono). Il mangiare unisce. Il pregare unisce. La devozione unisce. La speranza in una vita futura di pace e felicita' unisce. Il desiderio di essere felici unisce.


"Caro Valentino,
sono Odorico.
Se ho ritardato nell 'assecondarti in ciò che mi hai chiesto di togliere dal blog, è perchè lo considero un luogo in pieno deserto, che non so chi altri, oltre a te, possa aspirare a raggiungere.
Se qualcuno si deve lamentare della mia indiscrezione sei tu, piuttosto.
Ma tant'è. Cosi sia.. .
Odorico


"Ciao Odorico. E' vero che il tuo Blog e' "in sordina", ma ho scoperto che ci sono delle persone che si "divertono" a "perlustrare" gli spazi internet alla caccia di "provocazioni". Quando ci vedremo ti esporro' i dettagli di queste storie di miseria. Proprio perche' ho avuto recentemente una esperienza drammatica appunto con un blog che nemmeno un esperto avrebbe trovato ti ho invitato alla prudenza. Ogni scusa e' buona per creare conflitti. E' l'Ombra che non posso evitare, ma solo gestire, a volte subire, altre volte contrastare con preghiere. Io credo nella polarita': bene/male; luce/ombra; invidia/collaborazione...Qualcuno mi disse, anni fa, che il successo del Progetto Alice sarebbe stato messo a dura prova dal karma negativo mio, ma sopratutto, degli studenti. Ci sarebbe, in Natura, un forza costruttiva e una distruttiva (vita/morte). Quella costruttiva spinge alle realizzazioni, al successo, alla Vetta. Quella distruttiva fa rotolare le valanghe per spingerti a valle, per impedirti il raggiungimento della vetta. Angelo e demone. Ecco, metti insieme la forza distruttiva (o karma negativo, come lo chiamano qui) di mille studenti e immagina che cosa puo' succedere. Finora, grazie alla conoscenza di queste dinamiche, sono riuscito a "farmi amico il demone", che non ha fatto grandi danni. Non abbiamo avuto incidenti gravi alla scuola, nonostante il numero altissimo di studenti. Tutto sommato, la forza dell'Angelo ha prevalso su quella oscura.Un abbraccioValentino"

"Ciao Odorico. Visto che anche i miei piu' stretti collaboratori hanno spesso un atteggiamento negativo nei confronti del lavoro che ho fatto in questi anni (perche' non conoscono altre realta' dell'India), ecco una... medaglia offerta da parte di un vecchio professore di Inglese e Italiano australiano, che vive in India da due anni. Ha visitato la scuola di Sarnath e l'ha analizzata con l'occhio di chi se ne intende di educazione e strutture educative e, quindi, sa quanto sia terribilmente difficile avere dei risultati positivi. In particolare, va notato che il commento viene da un professore che conosce, quindi, gli studenti e non si fa incantare dalle apparenze. Tu capisci che cosa voglio dire.Ultima nota. Io non ero presente, quindi non potevo falsare i fatti o mistificare. La scuola si e' presentata da... se'.Un abbraccioValentino---03.07.’08

"In recent days, I had to accompany some young students who were being relocated from the hostel of the campus at Barbatta, which I had visited on a number of occasions, to the campus at Sarnath, which I was to see for the first time. First impressions are strong impressions and these were remarkably positive, despite, or perhaps because of, being framed in almost incessant rain.
I found myself, while in casual conversation with some of the very capable and confident senior students, who played host to me for a couple of days over the weekend, asking them if they realized that there could be no better campus than theirs in India: richer and better funded, perhaps, more prestigious, perhaps, but not better in the provision of a richly developed and highly integrated philosophy of education, which was projected in the physical planning of the school.
Highly successful use of the Italian “cortile” has been made throughout the campus, providing a balanced integration of out-door spaces and architecture, of comfortable and highly functional spaces within the walls, for the laboratories, the classrooms, the areas for the pursuits of more intellectual curiosity, and the outdoor spaces, filled with shade trees and flower gardens, shrines and recreation areas, that make for an almost tactile atmosphere of tranquility, of serenity, for more reflective thought. The simple but well-used room dedicated to the musical pursuits of the students, and another, the beautifully designed library are not forbidding, but welcoming spaces that are clearly in regular and comfortable use by the students in their un-programmed hours. Of course, the crowning piece of architectural embellishment which joyfully signified the marriage of Italian and Indian cultural aspects, and provided hours of amusement to students and guests alike, over the wet Saturday evening, was the traditional wood-fired pizza oven in the main kitchen; where four kilos of flour and the good will and sweat of a handful of enthusiastic senior students provided all of us with fresh pizza for supper.
I had already enjoyed the level of development of the second campus at Barbatta, but now I can more fully appreciate that it currently offers, in incipient form, the same highly integrated planning that has been achieved so fruitfully at Sarnath.
Congratulations to the director, Valentino Giacomin, his staff and his students on what has been achieved by the Alice Project. John Glynn"

Mantova, 5 luglio 2007
Caro Valentino,
l'angelo che ha la meglio sul demone non è la stessa forza che porta alla luce il demone interno a ogni persona e ad ogni situazione, e che lo pacifica, se lo fa amico, riconoscendo le ragioni che giacciono al fondo di tanta miseria?
Ma ora tu hai motivo di essere davvero fiero dell' apprezzamento espresso con tale acume dal vecchio professore australiano di Inglese e di Italiano.
Con una certa fatica, date le mie conoscenze precarie dell' Inglese, sono riuscito pur tuttavia ad intendere quanto egli abbia interiorizzato il modello formativo delle tue scuole , e come in Sarnat l'abbia individuato nella proiezione ambientale e architettonica della filosofia educativa che vi è sottesa, comprendendo con precisione il disegno comune alle due scuole e il loro differente grado di realizzazione , in ragione della diversa realtà in cui sono operanti :
" I had already enjoyed the level of development of the second campus at Barbatta, but now I can more fully appreciate that it currently offers, in incipient form, the same highly integrated planning that has been achieved so fruitfully at Sarnath."
Nell' essere parte del tuo progetto, anch'io, a mia volta, da te sono stato riempito di soddisfazione quando mi hai avvertito che stavi già reperendo o facendo fare delle Croci per le tue scuole di Sarnat, e che avevi ripreso in considerazione l'idea di una sala di meditazione islamica, e mi sono reso conto che i miei consigli in te erano già diventati fruttuosamente operanti. Ti ringrazio per il senso e la rilevanza che così mi hai conferito. Ugualmente ti sono grato per la sollecitudine e per la disponibilità che hai espresso nei riguardi del bambino del mio amico : egli non è stato escluso dalla scuola di Madre Teresa , ma dal suo corso avanzato, la big class, ove ogni materia è insegnata in inglese. Riprenderà dalla classe seconda, e mentre apprenderà l'inglese, come disciplina a se stante, gli altri insegnamenti gli saranno impartiti in hindi. Di fronte alla importanza primaria che in India ha l' Inglese, per il singolo genitore. o per chi coopera con lui , c'è margine soltanto per minimizzarne l'impatto discriminante su un bambino, quando non da frutto lo sforzo per offrirgli tutte le opportunità perchè possa apprenderlo al meglio. Ho ripetuto invano al mo amico che lui può essere il miglior insegnante, anche d'inglese, del suo bambino, invano l'ho consigliato in tal senso e gli ho fornito sussidi educativi. Da un articolo comparso sulla rivista Internazionale, ho letto di studenti indiani che si sono suicidati perchè il poco inglese che sapevano non bastava più per procedere oltre negli studi. E' stato per me sconcertante , l'estate scorsa, passare in rassegna le principali librerie di Delhi, e vedervi la letteratura e i testi hindi ridotti a letteratura e testi ombra, constatare, di riflesso, che tutte le opere che leggo di autori indiani sono state scritte soltanto in inglese, anzichè in bengali o nella lingua del Gujarat, come le concepivano Tagore o Gandhi.( E' questo il destino, nella contemporaneità della globalizzazione, anche per le opere più significative di altre letterature gloriose quali la letteratura iraniana.) Ma quando il bambino del mio amico sarà più grandicello, e in lui saranno avvenuti un radicamento ed una prima crescita scolastica nella realtà indiana di Khajuraho, o qualora non si sia compiuta tale maturazione, quando la sua mente si sarà aperta o se non lo sarà ancora,- per usare i termini in cui ne parla il mio amico indiano, - la tua offerta potrà tornargli proficua.Faccio in ciò affidamento all' inaugurazione imminente della linea ferroviaria che via Mahoba collegherà direttamente Khajuraho e Varanasi.E un gran bene, credo, che recandosi al tempio di Hanuman, con il padre, il bambino assimili ora la fede induista, ma se si allontanerà da Khajuraho sarà possibile, concorde il mio amico, allentare la presa sulla sua anima dell'ordinamento castale e dell' asservimento della donna che brutalizzano la vita della popolazione locale.Caro Valentino, va comunque bene, adesso, come si presentano il sito.info e il mio blog? Nel sito, al posto di quelle " incriminate" ho inserito le fotografie del corpulento Baba Aghorà, come mi hai suggerito, ed ho lasciato l' immagine di Vincent Manoharan, con sua moglie. Si tratta di due miniature, ricollegate alle immagini originarie.
Solo nel sito picasa del Progetto Alice e grazie alle didascalie delle news di gennaio 2008, ho potuto apprendere della visita alle tue scuole del dirigente nazionale del movimento per i diritti umani dei Dalit, e che la nuova scuola fondata dal Baba Aghora, a Varanasi, seguirà i principi e la metodologia del progetto Alice.Per me - e per molti altri, credo,- sono dati di estremo interesse.Come è un Baba Aghora, ed una sua scuola, mi chiedo?Non credo di certo, come vuole la leggenda, che rientrino in una setta di copulatori tantrici necrofagi . Ma che cosa praticano di spiritualmente affine al sadhana shava, o al rituale del panchamakara, nell' attenersi ad uno stile di vita vita advaita.?
A presto
Odorico

"Caro Odorico, hai colto con estrema lucidita' e intelligenza il nocciolo delle osservazioni dell'anziano professore.Solo chi lavora nella scuola, a contatto con adolescenti, sa cosa significhi creare una atmosfera serena e persone responsabili che non hanno bisogno di 'prefetti' e guardiani per compiere il loro dovere di studiare, pulire, socializzare senza violenza e aggressivita'. Gli studenti residenti di Sarnath (circa 50!) sono accuditi da un solo insegnante, che ha il compito di supervisore piu' che di controllore.Io insisto sulla necessita' di rendere le persone responsabili. Nessuno deve andare ad urlare nelle camerate, al mattino, per svegliare i ritardatari e i pigri. Nessuno deve premere affinche' gli studenti svolgano il loro homework, oppure lavino la loro uniforme... Ognuno deve prendersi cura di se' e, se possibile, del compagno piu' debole (quando e' ammalato, quando non ce la fa a risolvere un problema di geometria, quando non ha 20 rupie per comperare uno spazzolino da denti...).Lo stesso discorso vale per gli insegnanti. Mi si accusa ferocemente di "non essere presente". Vorrebbero che perlustrassi le classi, al mattino, e poi che controllassi gli insegnanti, e poi che parlassi e socializzassi con chi visita la scuola (scusa i miei congiuntivi forse scorretti, ma sono giu' di allenamento con la lingua italiana!) e poi...Non hanno capito che sono "presente" proprio nell'assenza! Vaglielo a spiegare a chi ha la testa come la tazza del te' del Maestro Zen: piena di orgoglio, pregiudizi, arroganza culturale.Mi sono sempre difeso (purtroppo e' il mio destino essere in trincea!) dicendo che non bisogna giudicare il metodo, ma i risultati. E i risultati sono li', di fronte a tutti, nel sorriso degli studenti, nella loro serenita', nei risultati degli esami di Stato.Certo, non sono tutte rose. Da molti anni preferisco tacere i risultati per mettere in evidenza gli insuccessi, i problemi, le difficolta'. Per onesta' culturale. Per correttezza scientifica. Per imparare dagli errori.Ti ringrazio per la tua sensibilita' e per aver capito il lavoro che stiamo facendo, al contrario di altri che mi sono vicini da anni, ma solo fisicamente, a quanto pare e non con l'intuizione e la saggezza.LoveValentino "

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The Tara Temple at Alice Project School, Sarnath and the Maitreya project- India



The Tara Temple at Alice Project School, Sarnath - India
Vinit Mishra interviews Valentino Giacomin, Founder and Director of Alice Project for the magazine of the school "Alice News".
In the following long interview, Valentino Giacomin, the founder and director of Alice Project-Universal Education Schools in Sarnath (Uttar Pradesh) and Bodhgaya (Bihar) - India talks about different topics related to education: religion, spirituality, religious symbols such as Temples, Stupas, Maitreya’s and Tara’s Statues… In the time where the religion is thrown out of the classrooms (in the name of secularism)) and people fight against the construction of new temples or statues, Valentino looks at the issue from a different perspective…in his usual provocative style.

Why did you build a temple inside the school grounds?
Day by day the news in holy India reports some incident caused by a religious dispute. I feel this is caused by the separation of religion and education. A secular school stops the students at the school gate, saying: "Please, no religion inside the school. No religious symbols. No prayers. No faith. We are secular!" We believe it is essential to teach our students not only the Hindu religion and its symbols, but also the principles of all religions. They have to know their prayers and symbols if religions are to coexist peacefully.
When students and teachers come to school, they come in their totality: the totality of their experiences, their memories, their ideas, their beliefs, and their faith. It seems frivolous to make them drop a part of themselves and pretend that their religion does not exist during class.
For the teacher at a normal school, Raffael, a Christian student, is just a student. The attribute Christian is deleted. The same applies to the Muslim, Hindu and Buddhist students. So the teacher talks and teaches to a seemingly neutral student, which neglects a fundamental part of student's mind. I doubt whether the student can really feel comfortable. The teacher can't expect discipline, respect, interest and esteem from a "mutilated" student. On the contrary, a student, who is forced to hide his religious identity, who does not receive teachings on correct thinking (interdependence, cause and effect, mind which is projecting, subjectivity of perceptions, conventional and ultimate truth...) will react to this subtle form of disrespect from teachers' side. I feel that bullying, teasing, behavior disorders, lack of attention, violence, and conflicts in class have to do also with this disrespect.
A doctor would be foolish to exclude a part of your body during the examination. He does a full check up, as only a clinical holistic approach to the illness assures the highest chances of the correct diagnosis and treatment.
· But secular schools in India not only have problems but also brilliant students.
I think the intention to keep religious out of schools was a good idea at the time. The political establishment felt that religion lead to division, conflicts, and fighting or even fanaticism. However, the results were totally different from what everyone had expected. Instead of more harmony and peace in the school the level of aggression rose. B.J. is the principal at CMS's Indira Nagar branch, a famous school in Luknow. She is herself a Christian, and says: "As a secular school we respect all religions, but we don't teach them." But where else will a Christian student learn to respect the religion of a Muslim classmate? To respect other religions we need to know them. Where does a student can learn about other religions if no one teaches him/her or inform him/her? According to us, this “religious knowledge” should be given by the teachers, at school. But, as you know, the schools are secular: “No religions!” How can we expect harmony and peace among the students of different religions if they do not know each other?
· So you think there are many prejudices about religion?
In the West many people believe that the Muslim religion teaches violence. Ask anyone in my country (Italy) and you'll hear the most incredible stories about Muslims being terrorists and cruel. This is untrue. The Koran certainly doesn't preach terrorism, but for instance says "Slay not the life which Allah has made sacred" (Al-An`am 6:151). In this case, the western educational institutions are responsible for the ignorance of the students. It is the aim and the duty of a school to help the students to learn math, science, physics, to teach about their society, and about what other people believe. At our Alice Project schools we try to avoid ideas and concepts that pollute the students' minds and cause intolerance.
· How do you do that?
Lets take the different views Buddhists and Christians have about creation and God. A Buddhist student knows only a little about Christians, and vice versa. Hence, misunderstandings and conflicts can arise due to ignorance and prejudices. The secular school leaves the situation as it is, making no positive contribution to the social harmony.
· How do you explain the concept of creation to students of different faiths in an inter-religious school like Alice Project?
Creation for a Christian means that the whole universe and we come from God. The Christian mystics say, "We have the Nature of God." And "God is infinite and everywhere". When I gave a training course on Alice Project to a group of Christian teachers, in Colombia, I asked, "If God is infinite, where is the space for our ego or self?" Then a second important question,"If God is everywhere, then He is also in our mind. Can we find Him? Can we see Him?" "No!" answered the teachers. It was easy to explain them that we cannot find God because we are dominated by our ego or "I" which obscures the image of God. If we drop belief in the existence of an ego, we can feel the presence of God. We use to give the same explanation to our Hindu and Christian students who believes on God creator. Particularly Hindus and Buddhists (but also Christians and Muslim mystics) believe that we have to transcend our ego-mind if we want to realize our divine nature. As we are usually dominated by our ego-mind, we can't recognize our divine nature right now. We do, however, know that we have a divine origin. The mystics of all the mayor religions teach that beyond the ego mind, there is the true Love and absolute happiness. If we teach this to our students, they see joint positions and not conflicts between religions. To create an atmosphere of unity among students of different beliefs, we first have to establish a common ground for all religions. We quote from the holy scriptures of all religions to illustrate mainly what unifies.
· Can you encourage the students to study their own religion without risking conflicts amongst the students and getting complaints from the parents?
Not only studying! Mere intellectual knowledge is not enough. We encourage the students to practice their own religion in our school! For science classes the students go to the chemistry or physic laboratory, because we know that they practical experiments to enrich the theory. They have experience and experiment. Just as you can't learn how driving the car by only reading a book, you can't learn the basic principles of your religion without practicing it.
· Does that mean that you encourage the students to recite mantras in class?
If religion is an integral part of their life, then the school should find ways to integrate it into its academic curriculum. The challenge here is, how to combine the personal religious ex-pression with that of students of different faiths. This is a didactic challenge that the teachers must solve. It can't be repressed or ignored. Religion isn't a synonym for fighting, but a tool to develop inner and external peace. The word "religion" is derived from Latin word "religio", which means "putting together". Both historic figures and modern scholars like J. Campbell, believe "religion" is derived from ligare "to bind, connect" and from the prefix, i.e. re (again) + ligare or "to reconnect". Hence, the meaning is to create unity not separation. We use religion in this context: to unify the students and to create an atmosphere of friendship and love.
· Let me summarize. Religion is part of students' life and must be integrated into the academic curriculum. It is a powerful tool to develop harmony amongst students. You emphasize two needs: the need of knowing and the need of practicing. This contradicts the opinion of the secularists. Is it correct?
Absolutely! Knowing involves the intellect of students. Practicing involves the heart. Mind and heart must join together to generate love and kindness among the scholastic communities.
· When I think about combining Ganesh's mantra with Hail Mary it seems a nasty potpourri.
Would you combine a pizza with a plate of spaghetti? Or force your friends at a restaurant to choose the same dish, as you like? Would you refuse to eat together because other people don't like your choice of food? That would be silly. At the restaurant, it is the pleasure of the company and the sharing of the experience that counts, not what food one has chosen. The eating experience is important and being together. In other words, the function of eating together is the secret why we enjoy going out to a restaurant. The religious experience of praying together in class is the function, excitement and joy experienced in the ritual. Ganesh's prayer or Hail Mary are just parts of the menu. As you can see, I'm emphasizing the function of eating not the object of our hunger (the particular food). In the same way, in class we ask our students to share the ritual of praying, not the prayer. A particular food can divide people at a restaurant, because each one has different taste. A particular prayer can generate serious conflicts if we impose it to all the students. This is something easy to understand. If we impose a particular food to a person who is allergic, we will harm him or her! Jokingly, we could say that Christians are allergic to Hindu prayers. There is nothing wrong. But if a Christian thinks that only his food is good and what other people are eating is poison, then we are on the path of war! It is totally wrong and there is no way to enjoy at the … restaurant of religion!
· But how do you "eat different religious food" in class? Enjoying food together is one thing, but reciting Ganesh's mantra and Hail Mary another.
Sometimes we encourage the students to eat a food that everybody likes. In a restaurant, everyone sitting at the same table will share the water and the bread. In some prayers God has no name. We request the students to recite that neutral prayer. We are trying to find out in all religions what can be accepted by everybody and we leave what can cause conflicts.
· Could you give an example?
"Oh Lord, help my mind to develop wisdom and love for everybody!"This prayer can be recited by Christians, Buddhists, Jains, Hindus and Muslims, without problems. The students are free to visualize any God they like. You asked me about Tara Temple. Why did we chose Tara and not another Deity? There are many reasons. We believe that we are living in very difficult times of crisis. The Earth is dying. So we need a new life. Tara is the Great Mother who can help the world to survive giving new physical and spiritual life. Beside this, Tara is a Deity worshiped by Hindus and Buddhists with the same mantra! This is why we chose Her.
All religions preach peace, love, moral values... This is our common ground for our "spiritualized education"
· What about students who do not believe in any God?
In my experience, atheist students are very rare. In any case, there is space for them at our table. For an atheist student we could modify the prayer:
· "May my mind develop wisdom and love for everybody!"
With a little wisdom we can find a solution for our menu that everybody enjoys.
A second way to pray together is more radical: we simply request the students to stop what they are doing and turn their mind to their own God and recite a prayer silently.
Silence is a powerful tool to crate peace and harmony. When there is silence, there are not quarreling, not disharmony, not conflicts.
This is what we call "external silence", or "physical silence". There is another silence which we choose as the final target of all our activities, prayers, mantra and studying: the silence of the mind.
We are talking about the vision of Alice Project – Universal Education, the final result, the end of the educational journey.
· What is silence of the mind?
The ex-pression has the answer to your question: means a mind that is not chatting, not talking, not judging, not analyzing, not criticizing, not even praying. A mind where there are no memories of the past, not worries for the present, not expectation for the future. A mind at rest is like an ocean without waves.
The waves of the mind are our thoughts. From our thoughts come emotions, motivation, decisions and actions. Happiness and suffering are the result of our thinking process. All the personal problems and the problems of the society are created by our way of thinking.
The more the mind thinks the more it is agitated. The more the mind is agitated the more it suffers. Hence, when the mind is calm, with fewer thoughts, we feel peace. We believe that absolute peace is related to absolute absence of thoughts in our mind. This is what we call the silent mind. Be careful, silent mind does not mean the mind of a zombie or a stupid animal! Is the mind that has the control over her functions. We are talking about transcendence of rational mind or ego-mind. It is a high level of consciousness.
· What about prayers and ritual?
Prayers, rituals and all the religious ceremonies are important tools to reach the target of a silent mind. They are like the boat which we use to cross the river. The boat is indispensable to cross the river, but once we reach the shore, then we do not need it any more. We leave the boat after reaching our destination.
In the same way, we leave our prayers, the images of our God and the rituals when the mind transcends the ego-thoughts and becomes silent. Then we can meditate on the nature of mind itself.
· This is easy to say than practicing, I suppose. How can you transcend all the thoughts? Can you elaborate?
The Teachers of all the main religions say that there is a generator in our mind which is the source of the waves-thoughts. This is the thought of I or self
Shut off that generator and all the ripples of the mind will cease automatically. Of course, we do not expect that our students become yogi in the span of one academic year or the entire course of studying! But we expect that our students know where they have to go, their final peak point of the journey of their life.
We believe that the transcendence of rational ego-mind is an essential step toward inner and external peace. If we do not have a correct vision of external reality (emptiness) and we do not go beyond our ego-mind, as transpersonal psychology says, there is no way to get permanent happiness and wisdom . Beyond the ego-mind there are the spiritual mind, intuitive mind, non-dualistic mind.
Don't you think that the duty of the school is to help the students to develop the totality of their intelligence?
Remember, there is not only one kind of intelligence – as usually we think. The school cultivates only verbal and logical intelligence. This is fine, but what about bodily-kinesthetic, musical, spatial, interpersonal, and intrapersonal intelligence? According to us, the intrapersonal intelligence is the most important.
· Intrapersonal Intelligence: why is it so important and what exactly is it?
Intrapersonal Intelligence – this is a special intelligence developed only in very few schools in the world. Only few lucky students can have the chance to develop this unique intelligence which can help the other six intelligences. This is the intelligence that we can develop looking inward, through meditation. This kind of intelligence is related to awareness: knowing our thoughts, our feeling, our emotions. Meditation is the best method to develop it. The psychologist say that a child can have a very low verbal intelligence, or logical/math intelligence or other kinds of intelligence. If he develops this last intelligence he can succeed everywhere! It seems that this intelligence can be a substitute for the previous ones. Unfortunately, Indian and Western parents and teachers think that meditation is just wasting time!
· What was the need to build a Temple dedicated to Tara?
Tara's Temple like the Maitreya Project….
· Maitreya Project? You mean the project of the huge Maitreya Buddha statue that FPMT is going to build in Kushinagar, Uttar Pradesh?
Yes, that project and others similar must be put in the context of our philosophy otherwise it would be difficult to understand their existence in our school and other places. I have already explained the importance of religion and spirituality for a holistic education which develops the totality human personality. Religion expresses itself through symbols: the Church, the Stupa, the cross, the trishul, the statues small or big… From religion to spirituality: this is the step; from the symbols to the transcendence of self. This is what - I presume - Lama Yeshe, my Master, had in mind when, more than 20 years ago, he thought to build the Maitreya Statue at Bodhgaya. I guess this is also the idea of Lama Zopa Rinpoche who, for many years, is trying to make Lama Yeshe’s dream to become true. For this reason, I dedicated the Sarnath Tara’s Temple also to the success of the “dream” of my Gurus. By the way, we are waiting for His Holiness the Dalai Lama next January 2009 for the official inauguration of the Temple.
· What is the meaning of building a big Temple? What is the symbolism behind?
Recently I read an article on “Tehelka” magazine about Maitreya statue at Kushinagar. It seems to me that it was a bit critic about the whole project. Let's talk about the symbolism of a Temple. I'd like to quote Ram S. Sriram. He wrote an interesting essay on the symbolism of Hindu Temple. He says, "Ancient Hindu scholars recognized that symbols and symbolism are more effective in communicating rich messages than speeches or discourses. For example, telling a simple individual that "God is within you" or "Aham Brahmasmi", is unlikely to convey the great concept to the individual. Scholars understood that most individuals think in simple terms and need to transpose abstract ideas on to a physical form. Perhaps this is why religious scholars illustrated formless concepts through stories, art, and physical manifestations of God so that the average individual could relate to them." If you enter into a modern school in West and, now, also in the East, you can find posters made by the students hanging from the walls, maps of different countries, drawings of the students (sometimes horrible drawings … sold as children art!), pictures of flowers and animals… but you cannot find a picture of God according to the different cultures and religions. You cannot find any religious symbol. The excuse is always the same: "We are a secular school!" What does it mean? Does the secular school consider less dangerous the picture of an animal than the picture of Buddha or Jesus or Mahavir?
It seems that this is what the teachers and the so called authorities believe. Then, why the teachers, the principals, the ministers are surprise when the students behave like … animals? If you do not offer positive stimulations, peaceful symbols - which have a tremendous impact on the deep mind, the unconscious mind - if you do not show the powerful religious archetypes… how can you expect that the students show a positive behavior? Symbols, religious teachings and functions are extremely important for what we call transpersonal education.
· How can symbols, religious teachings and rituals be useful for the society or scholastic communities?
The symbols helps create a powerful mythos that expresses the moral values of the society, while the teachings of the religion creates a sense of solidarity between religious adherents and the functions represent a way to bring an adherent closer to their god or gods. We need positive symbols today, to counteract and neutralize the negative symbols that took the place of the positive ones which was ostracized from the schools.
· What do you mean?
According to J. Campbell, we cannot live without symbols. For instance, the Cross is one of the most powerful symbols in the world. In pagan times, crosses were associated with sun gods and the heavens. As such, they have been used for many centuries as powerful wards against evil spirits. Then the Cross became a symbol of Redemption of the world's sins thought the death of Jesus.
Where energy, in the form of contemplation, prayers and meditation, has been consistently focused on a particular symbol, it is thought that the symbol itself develops a powerful energy field. Many believe that nothing evil can withstand the power of the Christian cross. Victims of demonic possession and vampires were supposed to be repelled by its image and the Inquisitors wore crosses when interrogating alleged witches during the Burning Times.It is really unfortunate that such a powerful symbol was banned from public Institutions on the name of secularism. When we ban a positive symbol, a negative one is ready to take its place. A classical example is the symbol of Nazi cross chosen by criminal youths for their cruelty and violence.
This is an example of the effect of negative symbolism. Negative symbolism turns the positive aspects of the Cross into the opposite: hate on place of love, death on place of salvation… This is what is happening today. We killed the positive symbols and the negative ones are destroying the mind of people and the Earth too! This is why we decided to build the Tara's Temple in our school, beside a small Ganesh Temple and Christian chapel. For the same reason, you can see the religious symbols of the main religions in our classes. For this reason too we are strongly supporting the project of Maitreya statue at Kushinagar and we would like that the local people understand that they are not going to lose anything, but they are going to have a huge profit from the “Mayawati-Project”. May be now the farmers and other local people are not able to realize this, but the experience of similar holy constructions (in the past) clearly shows that a sacred building brings only peace, good luck, harmony, mental and economical … how to say?, wealth and profit. I think that the chief minister Mayawati had exactly all this in mind when she decided to give the green signal for the realization of the project. We are not authorized to speak on behalf of the responsible of the project, of course, but we just use that exceptional and incredible important idea of Maitreya Project in the context of our Educational project, expressing totally personal views.
· Some people object to the fact that the millions of dollars that Maitreya Project is going to spend could be useful in helping million of poor people.
This is exactly what some people said when we built our Tara temple and our stupas. I remember the anger of some French visitors after I had proudly shown our new stupa at the Bodhgaya school.
“Why are you wasting the money for such useless construction?” they reacted I was really hurt. I could not believe to my ears! I thought, “How can these literate people be so rude and ignorant about religions and symbolism?
For sure, they did not read the books of Mircea Eliade, Campbell, Evola, Emile Durkheim, Max Weber, Ludwig Feurbach, Jung, Freud or Steiner…”Another American volunteer gave an offering to the school on the condition that we would not spend one dollar for the stupa or other religious symbols. “The school and the students are really ok,” he said, “but the stupa is like a black spot…”I thought that he did not understand that the school and the students were good thanks also to our faith expressed by the religious symbols of the stupa, statues and temple. Religion was the secret of our motivation and dedication and the inspiration for our educational method!
Then I thought about the “black spot” of Saint Peter’s Cathedral, the Cathedral of Notre Dame, Temple of the Sun, Virupaksha Temple, Pattadakal, built in 740 in Dravidian style, Ahobilam with its nine famous Narasimha Swamy temples, the Undavalli caves famous for the reclining Lord Vishnu statue, Veerabhadra temple (Lepakshi), the Thousand Pillar temple near Warangal…
If our ancestors had thought like the French visitors, today we would not admire and be inspired by the majesty of those jewels of art and religious symbols. Millions of pilgrims have visited in the past those consecrated places. Millions are visiting Temples and Churches nowadays. Millions will be visiting the powerful places in the future. All go to those sacred mandalas with strong and sincere faith with the hope to receive blessings and the protection of the Deity. The life of millions is positively influenced by the energies of the holy places. What a tremendous benefit! Even if only few people find mental peace praying in the Temple and change their life for the better, then the cost of the Temple was worthwhile. Yes, may be millions of poor people could have eaten three times a day the food bought with the money that was supposed to be spent for the temples. Then? After fifty or hundred years all the people would have died and nothing would remain of them. People who blames the religious Institutions because they spend money for Temples or statues, seems to forget that the money is not going into, how to say?, a drain line, but hundredths of families can eat and survive thanks to the money spent for the construction. For instance, during the construction of our Tara's Temple we gave, indirectly, food and clothes and medicine to about 50 workers for almost one year and half. Where is the waste of money? We did not made a traditional charity which humiliates the receiver, but we gave the right salary to our workers, helping them to increase their self-esteem, their experience and professionalism.
If we had offered the money we have spent for the construction of the Temple to the so called poor, the benefits of that kind of charity would have lasted a few years. But we would not have made any difference to them, to their life. I mean, that kind of charity is offensive to the dignity of a human being. If I create the conditions by which the poor are self-sustaining thought their own job, then there is respect and my action is rooted on wisdom.
Are you saying that the benefits of investing money on spiritual and religious development (or construction) are not different from the benefits deriving from the construction of industrial infrastructures which are supposed to generate wealth and progress?
You can say that. But there is a difference between Tata industries and a religious Trust which is caring for a Temple or a monastery. Tata industries give you only material wealth, the religious Institutions give you also spiritual wealth.
It is easy to understand that we cannot compare the benefits of offering money to the poor people or building industrial infrastructures with the spiritual and material benefits of building a religious symbol that will lasts for centuries. This is the case of our stupas and Tara and Ganesh temples. These, I guess, will be the incredible benefits of the Maitreya statue. I stress again an important point: it is not true that building a temple or a statue does not benefit the poor. Just think how many people today are making business thanks to the old and new temples in India and other countries. Thousands of people depend on those temples for their spiritual search and material support. The benefits will last as long as the temples are there.
For instance, thanks to our Tara temple, our students received a donation that allowed the administration of the school to build new classrooms, to help many hopeless families and to cure some very sick children and adults.
I am thinking, if we got all this thanks to our “small” Tara temple, what will happen once the Maitreya Statue is completed at Kushinagar? It is difficult to imagine the advantages for the local population and for the surrounding areas. The spiritual blessings and material benefits will surely be incalculable. This is what is happening wherever there is a powerful religious symbol right now. It does not matter what religion the symbol belongs to. Symbolism simply connects the physical with the spiritual. Just by looking at the temple or stupa, our mind transcends the boundaries of our ego and is elevated to a higher level of consciousness. So, we do not have to do any particular research to understand the tremendous positive impact of the Tara's and Maitreya's statue on the poor (and the rich too!)

· So, you full promote the Maitreya Project, your Tara Temple…
Yes! Not only Maitreya Statue and Tara’s Temple, but all the religious symbols which help the mind to elevate from, how to say?, Earth to the Sky, from materialistic food to spiritual food. I am only a bit concerned about the technology, in the case of the Kushinagara project. This is my problem, of course. I do not believe too much in Western engineers and science. I doubt that the Western scientists can understand the complex reality of India, the physical (weather, for instance), sociological, cultural, religious, political variables. My personal belief is that in a State exposed to high risk of contradictions we should not rely on technology such as solar panels, air conditioned, electric power and high level of maintenance. I would just learn from the Indian engineers of the past, who built incredible Temples without using any of the modern tools and facilities. The scientists of the past used simple material, like rock, marble and stones for their construction. My idea is that if we want to give long life to statues and Temples, we should imitate the technology of the past. Look at pyramids, for instance. They are still there after thousandths years… without maintenance! Anyway, I repeat, these are personal ideas.
Let me say another thing: some people complain about the high cost of the Temples like Tara and Maitreya Project. Do you know the cost of one day war in Iraq? According to the American journalist Martin Wolk, the cost is 200millions dollars each and everyday! What about the cost of smoking? Only in United State Tobacco is responsible for productivity loss greater than $80,000,000,000, every year! This is not all. Medical cost on tobacco induced diseases exceeds $75,000,000,000 per year. If people quit smoking, how many poor could find relief thanks to money saved leaving the bad habits? How much life could be saved? How many Maitreya statues, Temple, Stupa, Schools, hospitals could we built if people just stop smoking one day? What about if we stop the wars in the world just for one minute?
Last thought for food: What is the cost of overeating (eating more than what we need)? Approximately 64% of individuals in the United States are overweight, and 30% are obese. It is projected by the center for Disease Control (CDC) that the prevalence of obesity will raise from 30% to 40% by the year 2010. In 2000, being overweight was attributed to the cause of 400,000 deaths. The waste of money for excess of food is incalculable. We can assume the cost of overeating from this small example reported by BBC news on 2001. After Christmas, in UK, about two millions of workers took time off after over-indulgence at Christmas parties! In other words, people drunk too much and they had to stay at home to recover from heavy drinking and over-eating. The cost to business was around 110 millions pounds! From that cost are excluded the expenses for the alcohol, medicines and sleeping pills!

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