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       INDEX 
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      lunedì 29 dicembre
			2008
			
      
			
      " E'  appena
			arrivato il libro sul viaggio dell'arte indiana che ha richiesto"
			si è affrettata a dirmi la commessa dai fini lineamenti
			estremorientali, come sono scesi al seminterrato in libreria,
			quando era appena trascorso il Mezzogiorno della Vigilia di
			Natale. 
" Ed io ho appena cancellato la prenotazione del
			mio viaggio in India" le ho replicato, con un'animazione
			eccessiva nella voce. 
Avevo da poco ordinato l'annullamento del
			viaggio, in agenzia, mentre stavano scadendo i termini ultimi per
			farlo con una modica penale, benché in appartamento fossero
			già pronte le valigie con il visto sul passaporto, la felpa
			e le t-shirth per Kailash e la lavagnetta che recavo in dono per
			Purti, già avessi ottenuto il congedo a scuola,e Kailash
			avesse già prenotato il biglietto di andata e ritorno per
			Goa. 
" Ma come?- la commessa si è atteggiata
			sorpresa. 
Intanto l'acquisto del libro era il mio primo impiego
			del denaro del futuro rimborso. 
Le ore precedenti Kailash aveva
			lasciato sconnessa la linea, al contrario di quanto mi aveva
			ripromesso, quando ho tentato più volte di inoltrargli la
			risposta di mia madre, a cui egli mi aveva pregato di rimettere
			ogni decisione. " Se dice si , è si anche per me, se
			dice no, anche per me è no " 
Ed io ho creduto così
			di intendere a che propendesse il suo animo, lasciando ogni cosa
			così in sospeso, sotto il suo mostrarsi d'accordo con
			qualsiasi decisione io intendessi assumere. 
Prima che
			rimettessimo ogni decisione a mia madre, gli avevo detto che se
			dovevo pronunciarmi nella mia incertezza , mi esprimevo per la
			cancellazione della prenotazione del volo. 
I soldi che avrei
			speso per un viaggio breve preferivo riservarli a spese più
			utili per la sua famiglia: il loro viaggio a Chitrakoot, la
			lavatrice per Bimla, la bicicletta per Adjay, le situazioni di
			emergenza o le occasioni che si profilassero. 
Cosi'i
			immolandomi, credevo di potere avere la forza per chiedergli lo
			stesso sacrificio, qualora per lavoro possa lasciare l' India,
			quale che sia il paese di destinazione, l' Italia come il Giappone
			ove lavora il fratello di sua cognata, di lui tanto più
			scipito e rozzo 
Ma forse l' ho ancora più schiacciato
			sotto la sofferenza del peso del mio aiuto. 
"Se tu vuoi
			venire in India sei il benvenuto, se il costo del viaggio per te è
			un grande problema, ti aspetto per quest'estate. ", era stato
			per giorni l'atteggiamento del mio amico. 
Se si sbilanciava
			perch' io andassi da lui, dai suoi cari, noi due ci recassimo a
			Goa, tutti quanti ad Agra, Fathepur Sikri, recependo con calde
			parole il desiderio del mio cuore, era la mia paura di
			compromettermi economicamente che mortificava lo slancio delle sue
			parole, cui tremante non riuscivo a dare seguito 
" Come,
			come, money is going, money is coming... 
era la mia natura
			amorosa che non voleva saperne che Kailash, purché la mia
			mente potesse trovare in India la pace che le mancava in Italia,
			mi scongiurasse di soprassedere al mio aiuto economico a gennaio,
			e febbraio, all'acquisto estivo di condizionatori per i suoi
			alloggi. 
La sera seguente,- quella stessa notte,- quando
			l'ansia e la paura dei costi irrecuperabili del viaggio mi avevano
			riassalito e in India, dove non avevo il coraggio economico di
			raggiungerlo in volo, per telefono, nel sonno, lo avevo raggiunto
			con le mie apprensioni angosciate, " ora la mia mente sta
			lavorando bene, mi diceva, e concludeva per il rinvio del viaggio
			con una sentenza di opposto tenore. 
" Eppure ieri mi avevi
			detto che dovevo partire, che il denaro non è importante,
			che il denaro va e viene..." 
" Money is nothing,
			money is all, se non hai denaro non conti niente e nessuno ti
			rispetta, in India, come altrove, è meglio che tu venga
			quando ne avrai abbastanza per recarti anche nello Sri Lanka, come
			intendi fare quest' estate. 
"E Goa è ora spoglia e
			senza musiche e canti, di notte, per motivi di sicurezza, Sumit
			don't understand again toelet , fa sussu e toelet everywhere e
			everytime"" sarebbe stati un problema per Bimla
			accudirlo al Taj Mahal, anche se tali inconvenienti, non erano di
			tale peso, nelle parole di Kailash, da contrapporsi alla mia
			eventuale decisione di partire. 
" Se tu decidi di venire è
			bene, se tu decidi di non venire è bene lo stesso" 
in
			tale formulazione, di una sua sapienzalità indiana, ha
			suggellato ogni sua parola quando gli ho detto della cancellazione
			del viaggio, e ho iniziato a piangere. 
" Odorico, don't
			cry, don't cry" 
" Perchè?" gli ho
			chiesto, " se così sto meglio. Per me l' importante è
			che sia solo io a piangere tra noi due. 
" Non piangere ,
			come ho fatto io, ti ricordi, quella volta, nel Hotel Harmony, e
			tu a tua volta "No more Kallu, No more Kallu,..." 
E
			le lacrime si mescolavano al mio riso a singhiozzo. 
       
Ma fino
			a tutt'oggi, eccettuato il giorno Natale, ha seguitato a lasciare
			sconnesse le linee per tutto il giorno. 
Ha agito così(
			lo ha fatto), lo so ora in nuove lacrime, per difendersi dalle
			nuove tormente d'ansia che tutt'oggi gli ho riversato nella
			mente- 
" Che hai da ridere tanto? gli ho chiesto perché
			mi rendesse partecipe, sorpreso che la mia angoscia che non si da
			ancora pace di avere rinunciato, non gli impedisse di scherzare,
			quando la mia ennesima chiamata lo ha raggiunto 
" Lo
			faccio perché se rido tu ti preoccupi di meno" 
Mi
			sono disperato quando ho inteso, troppo tardi, che per proteggersi
			da ciò che di dolente gli riservo, debba negarsi la
			possibilità di usare liberamente il telefono. 
Non fossi
			per lui una promessa mancata di felicità, forse avrei
			potuto sentirgli dire, come l'anno scorso " Vorrei morire,
			perché tu non sei qui", e sentirmi spezzare il cuore e
			partire. 
Invece ho dovuto allietarmi della sua gioia senza di
			me, di avergliela consentita con il mio mancato arrivo, ( con la
			mia assenza), quando la sua voce gioiosa mi ha illuminato della
			luce invernale dell'India, che irradiava il campo di bambini
			festanti da cui mi telefonava, in cui Adjay stava giocando
			cricket, o quando mi ha detto quanto fosse stato felice a Natale e
			per Santo Stefano, durante i giorni in cui avrei potuto arrivare
			in volo a Delhi, e partire con lui per Goa, -temendo,oramai, che
			fosse come per un obbligo che gli veniva prescritto, -e mi ha
			detto della neve in Srinagar e Manali, al pari di quella che
			scendeva sulla mia sconfinata infelicità in
			Modena,  
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
        
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
da
			cui gli telefonavo in casa di mia madre, in sua compagnia e del
			suo gatto.  
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
        
       
       
Quella
			sera ho dovuto chiedermi se fosse più sicuro per me
			rimanere a Mantova da solo nel mio appartamento deserto, al primo
			piano, in cui ero rientrato per un furtivo sopralluogo, con ancora
			i bagagli intorno del mio mancato viaggio in India da disfare, o
			fare ritorno nell' appartamento di mia madre al sesto piano. E
			mentre le vacanze di Kailash finivano nel villaggio della moglie
			Bimla, consumando così tanto delizioso puri da averne
			conati di vomito, la mia sequela natalizia per me si concludeva
			nella depressione lugubre di ritrovarmi in pizzeria con mia madre
			accanto, mentre la fantasia ricorreva a com'ero stato felice con
			Kallu in Bhopal, a Bubaneshwar l ultimo giorno dell anno nel corso
			dei miei trascorsi viaggi di Natale in India, a come a giorni non
			potrò mai esserlo in Goa. 
E nello sguardo con il quale
			assistevo alle fatiche di mia madre nell 'infilarsi il cappotto,
			per avviarsi ad uscire dopo la pizza e il caffè, ritrovavo
			lo sguardo con il quale Kailash mi aveva assistito nel Ladak, a
			Varanasi, quando per ricevere il suo amore per ciò che io
			veramente sono, mi facevo più bisognoso, e disgustevole, di
			quanto non lo sia se affronto la vita da solo. 
Ieri sera ero
			pieno di sconforto e d'odio nei miei confronti, parlando con mia
			madre, mentre il dolore che le manifestavo la sottraeva ai miei
			riguardi come ha sottratto Kailash. 
Ora, che attendo invano che
			il mio amico mi richiami per l 'ultima possibilità
			rimasta,il volo scontato di domani delle Turkish airlines- torno a
			ripetermi ciò che mi dice l'amore, che solo la sua felicità
			può fare la mia, e che la sola ragione per insistere con
			lui ancora, nel mio tormento interiore, è che il dolore che
			gli trasfondo è la mia angoscia /il mio dolore che il mio
			aiuto lo annienti. 
			 
			
       
       
			
			
      martedì 30 dicembre 2008
			
      
			
      "Scusami Kailash, perdonami, se
			ti ho costretto a proteggerti da me staccando il telefono.. 
"Don't
			be worry, ti conosco. Non ho altri che mi telefonino. Tu sei l'
			unico mio amico, neanche tra gli indiani conosco nessuno che è
			mio amico come te" 
" Dunque, a quest'estate, niente
			volo per Delhi, domani, con la Turkish Airlines... 
A quest'
			estate. And don't be worry. I am always with you. Always " 
			 
			
      Pubblicato da odorico a 12.46
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16]Erode,
			accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò
			e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo
			territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su
			cui era stato informato dai Magi. [17]Allora si adempì quel
			che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: [18]Un grido è
			stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange
			i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono
			più. 
			
       
        
       
       
       
       
			 
			
      Il Natale, quando sopraggiunge nei
			cuori, non è la celestialità dei fiocchi di neve che
			discendono a farci scoprire quanto siamo intimamente candidi e
			lievi, o quanta innocenza giace al fondo di noi.   
All'atto
			di ritrovarci con i propri "cari", nel dibatterci
			acrimonioso in cui si scopre quanta avversione ci pone gli uni
			contro gli altri , che ci avviva un astio che non scalda alcun
			calore di fiamma, o non illumina alcuna luce diffusa , la resa dei
			conti con la brutalità e l 'odio egoistico, che ci animano
			e giustificano, è il devastato terreno arido e la
			mangiatoia in cui il Suo Verbo deve tornare a incarnarsi, al solo
			tepore, che di se va reso consapevole, del nostro fiato animale
			che può intiepidirlo. 
" Diede alla luce il suo
			figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una
			mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio"(
			Luca, II, 7. Messa diurna del Natale). 
E' la spietata
			confessione allora a Dio onnipotente, che più che la vita,
			si vuole la morte delle persone più care, per non doversi
			prendere cura di loro e dovere spendere per loro del proprio
			denaro, che non si vorrebbero avere più genitori, e
			fratelli o sorelle, perché di ciò che è
			proprio non spetti a loro niente di niente, e non si debbano
			assumere o condividere delle responsabilità, non avendo
			niente da attendersi da loro. 
"Il fratello farà
			morire il fratello, e il padre il figlio, e i figli si alzeranno
			ad accusare i genitori e li uccideranno " ( Matteo, 10, 21
			Vangelo della Messa di Santo Stefano). 
       
E' la confessione
			allora a Dio onnipotente, che per illustrare di imprese e di gesta
			la nostra vita si preferisce devolvere tutto a chi si trattiene
			tutto quello che gli si dà, senza renderci niente di
			niente, in attesa di un propria domani migliore più ancora
			a nostre spese. E chinare il capo, sentirsi amati anche cosi,
			risollevarsi e rimettersi in cammino meglio disposti. 
"
			Ecco, egli è qui per la caduta e la resurrezione di molti
			in Israele e come segno di contraddizione, e anche a te una spada
			trafiggerà l'anima- affinché siano svelati i
			pensieri di molti cuori". 
(Il cantico di Simeone, Luca II,
			34-35, Vangelo della prima domenica seguente il Natale). 
			
       
			 
			
      giovedì 1 gennaio 2009
			
      l'urlo
			di morte 
			 
			
       
E l'urlo di morte
			si (s)perse nell'acqua tersa, 
			
      nella chiarità
			del cielo, nell'aria aperta, 
			
      il volo spiccava ancora
			(alto ) 
			
      una colomba tremula, 
			
      ( levandosi) dal
			lastrico del calpestio ulteriore, 
			
      della consunzione che
			fu splendore. 
			
      Al battito del
			palpitante cuore, 
			
      alla ricusata lacrima, 
			
      il farsi più
			ancora buio vedere oltre. 
			 
			
      Pubblicato da odorico a 15.34
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      martedì 6 gennaio 2009
			
      
			
      
			Quando gli ho risposto al telefono, Kailash mi ha detto di
			trovarsi presso un falò di legna che ardeva nel suo
			cortile, insieme con il proprietario della sua casa. Si stava così
			riscaldando gran parte della gente di Khajuraho, per ripararsi dal
			gran freddo che ha causato 55 morti nell'India nord occidentale,
			degli stati del Bihar, dell' Uttar Pradesh. Alcuni insegnanti, dei
			territori di Gaya, hanno dato fuoco a cinquecento libri
			scolastici, impacchettati in due sacchi, per riscaldare i loro
			studenti all'addiaccio. 
Ma nonostante il freddo, e la bruma
			invernale, oggi Adjay si è recato in gita con i compagni di
			classe presso le vicine cascate Rane and Pandav falls, e dopo che
			a Kailash saranno stati recapitati gli orecchini d'oro di Bimbla,
			l' indomani potrà partire finalmente per Chitrakoot, con
			tutta quanta la nostra comune famiglia, e nello small Ganga, il
			Rama river, si immergerà con la moglie e i bambini,
			compreso forse Sumit, "it isn't sure", nel burki che li
			purifichi dal karma 
"E tu ti riscaldi dal freddo?" mi
			ha chiesto nel fervore dell'accaloramento. 
"No", gli
			ho risposto, e non ne patisco, riscaldandomi, nelle mie gelide
			stanze, mentre fuori nevica o piove desolantemente, della sola
			consapevolezza che così posso riservare a loro quanto
			occorre per la loro felicità, per poi ritrovarci insieme
			più a lungo quest'estate, confortandomi che se fossimo
			insieme ora in India , a conclusione in Agra del mio viaggio, tali
			ragioni di felicità per loro non avrebbero modo di
			adempiersi, e resterebbero il loro solo vagheggiamento di quanto,
			al mio seguito, dovrebbero seguitare ancora a precludersi, nel
			loro assecondarmi pazienti nelle mie turbe mentali.. 
			 
			
      Pubblicato da odorico a 12.36
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      Il gelo rafferma la coltre di
			neve 
sull'arida terra 
			
      che insemina odio,1 
sul roveto
			senza rose 
del bene adempiuto, 
       
nella fredda miseria le
			mani d'angeli, congiunte, 
nevicano il grigiore della luce dei
			cieli, 
       
ora che più non incarna, che nel loro
			irrorarci , 
il sangue d'amore la livida bocca 
       
       
1)
			solo l'addiaccio serba il seme nel grembo, 
quando il primo
			tepore che sciolga i cristalli, 
che infervida/i in linfa il
			ristagno d'orrore, 
nel volto di gloria del tempo 
schiude la
			cova delle uova di serpente 
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
      domenica 18 gennaio 2009
			
      
			
      Ho dovuto chiedere a Kailash
			appositamente di Bimbla, di come stava, per venirlo a sapere. 
Si
			spiegava così il vomito di lei , l' ulti, che inducendoli a
			rientrare già il sabato, aveva afflitto il suo viaggio in
			Chitrakoot, il viaggio che per parte nostra era stato ideato
			perche uscisse finalmente nel mondo, proprio per consentire il
			quale, l'acquisto degli anelli d'oro che le sono stati recapitati
			poco prima che partissero, avevo sacrificato il mio viaggio in
			India per Natale. 
A indisporla ad ogni cibo non erano stati
			dunque il gran freddo e la pioggia che avevano ritrovato in
			Chitrakoot, la piccola Varanasi non solo per i templi e i ghat,
			per i mandir e le loro campane e le scimmie, ricacciare le quali
			aveva allietato tanto Purti ed Adjay, ma per tutto lo sporco e i
			tanti sadu molesti che li avevano importunati con il loro
			accattonaggio, non erano stati gli oltre novecento scalini che
			aveva risalito con tutti quanti i bambini , ino alla somità
			di un tempio, a recarle così tanto disturbo, da indurla a
			farsi visitare da una lady doctor al rientro da Chitrakoot. 
E
			mentre al loro rientro li spronavo a recarsi anche a Mahoba,
			quanto prima, in visita dalla sorella di Kailash, che vi abita,
			utilizzando la ferrovia appena aperta che collega Khajuraho a
			Janshi, i coniugi Sen stavano misurandosi con ben altro contrasto
			tra la realtà e le aspettative, di quello che aveva
			infierito sul loro primo viaggio insieme con i loro bambini,
			compreso Sumit, che nel fiume di Rama aveva tranquillamente fatto
			il suo bagno purificatore del cattivo kharma già
			accumulato. 
Ora il mio amico aveva già il più
			tremendo, dei kharma, di cui evitare la ricaduta, il " bad
			Kharma, nella sua coscienza, di fare morire ciò che sta
			diventando un altro Adjay, o Purti o Sumit. 
" if we
			operate something dies..." 
Per parte mia l'ho invitato ad
			augurare il benvenuto a ciò che da due mesi e mezzo Bimla
			ha nel grembo, e ho garantito che avrei provveduto anche a lui, ma
			Bimla non ne vuole sapere, con ancora Sumit da svezzare, questo è
			il problema, ha mormorato con afflizione il mio amico. 
E temo,
			che se tutt'oggi incessantemente gli ho telefonato invano, sia già
			inutile l'offerta comune che gli ho proposto di farle, che lei
			possa farsi sterile per i tre anni consecutivi alla nascita di un
			quarto bambino. 
lunedì 19 gennaio 2009 
			
      
			
      
			Non era per la ragione che temevo, che Kailash aveva staccato i
			contatti con me; per l'intera
			giornata di ieri, e tutt'oggi, il suo cellulare è rimasto
			spento tra le mura della casa dei suoi genitori, nel villaggio
			d'origine cui ha fatto ritorno, per assistere il nonno paterno
			oramai allo stremo della sua vita 
Nella capanna dell'uomo
			vecchissimo , in cui lo avevamo visitato l'estate scorsa, un antro
			ripostiglio di malta e paglia, il mio amico è rimasto a
			vegliarlo con il padre e lo zio, fin che non è rientrato
			nella casa paterna da cui ha riattivato i contatti. 
Dalla
			terrazza da cui mi parlava nella sera indiana, serena e tiepida,
			la sua quiete interiore era sospesa tra la vita e la morte, tra la
			fine penosa di una vita che il nonno non voleva più vivere,
			nella privazione degli stenti che pativa, e l'embrione della vita,
			nel grembo di Bimla, che egli si stava chiedendo se portare a
			compimento in un suo nuovo bambino. 
" Mio nonno non
			cammina, non fa più i suoi bisogni , non mangia più,
			il medicinale nella bottiglia che gli ha ordinato il dottore può
			farlo star meglio, ma egli non se la sente di vivere ancora
			così... 
E tua mamma, come sta? Che cosa pensa a
			proposito di Bimla?" 
" La pensa come lei, - gli ho
			confidato con doverosa sincerità,- dice che è
			chiederle troppo chiederle di fare già un altro figlio,
			dopo che poco più di un anno fà ha messo al mondo
			Sumit , come donna la capisce fino in fondo. Dice che non possiamo
			obbligarla..." 
" Certo.." 
" Ma tu lo sai
			che io la penso in un altro modo, che penso che dobbiamo lasciare
			che l'essere che è in Bimla venga alla vita" 
"
			Anch'io voglio che sia il mio quarto bambino. E poi finire. No
			more children" 
" Certo, il nuovo bambino, e la
			sterilizzazione per tre anni, appena dopo, prima che possiate fare
			nuovi figli Ma Bimla, che ne pensa?" gli ho chiesto,mentre
			il mio cuore si slegava alla gioia affluente, e la felicità
			commossa di una luce interiore, senza fine, era il sereno in cui
			si diradava ogni angoscia residua, nel cupo tenore del giorno di
			pioggia in Italia. 
" Ora Bimla è disposta a fare un
			nuovo bambino. Sumit sa già camminare e comincia a fare da
			solo i suoi bisogni. " 
" Dille che è una
			grande donna, che per me è come una sorella..." 
"
			Grazie..." 
" Il bambino dovrebbe nascere
			quest'estate, tra metà luglio e metà agosto, no?." 
"
			Certo..." 
" Farò in modo di venire a fine
			giugno e con te, o con un altra persona, della famiglia, potrei
			andare via con Adjay, Purti, Sumit, in Agra, o a Manali, così
			Bimla non dovrà prendersi cura di loro mentre starà
			per avere il bambino" 
" Potranno stare anche dai miei
			genitori. Purti, Adjay, possono anche venire via con te, non ci
			sono più problemi, ma Sumit... 
E tutto l' affetto che
			concepisce per il bimbo si è profuso nel ritrarmelo 
"
			He's walking and playing, walking and playing, always, .. dorme
			solo la notte, alle cinque del mattino è già in
			piedi e sveglia Purti, che si mette allora a piangere perchè
			vorrebbe ancora dormire, e Sumit va allora da Adjay. He's walking,
			and playing, walking and playing, va incontro a tutto e a tutti e
			non ha paura di niente, uomini o animali, cows, goats, dogs, he's
			very dangerous, very, very dangerous, non è come Purti ,
			che l'anno scorso temeva i sadu e tutti gli uomini vecchi che
			vedevae si metteva a piangere- ma in Chitrakkot anche lei non ha
			avuto più paura di niente, né di sadu né
			scimmie... " 
Ho allentato la tensione a proposito di
			quanto dicevamo, dandogli le ulteriori istruzioni su come può
			cucinare la polenta, il primo piatto del menù del nostro
			futuro ristorante italo-indiano, sul tipo di farina gialla che
			deve richiedere nei negozi di Khajuraho, ricercando che fosse
			macinata grossa, non fine. 
Domani vi farà ritorno, e
			potrà leggere ogni cosa by e-mail, ma prima di congedarsi
			dai suoi genitori parlerà loro del nascituro , per la prima
			volta, e si consulterà ancora con Bimla, sentirà
			anche quel che ne pensa Adjay. 
" Saprai tutto, del mio
			nuovo bambino, of my baby , of my child... 
" About who?"
			gli ho chiesto, per intendere meglio le parole del suo cuore. 
"
			My new child. And Thanks for your help, thanks". 
       
       
"
						 
			
      Pubblicato da odorico a 14.27
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      martedì 20 gennaio 2009
			
      
			
      
			Ho appena detto a Bimla che avrei acceso di
			nuovo il mio mobile,
			perché lo sapevo che ora mi avresti chiamato .." 
Ma
			nella nostra odierna conversazione telefonica, "the small
			baby" era per Kailash oramai una questione tra le altre: la
			salute del nonno, le mie mail che leggerà domani, -essendo
			egli appena arrivato in Khajuraho,- il silenzio del sonno in cui
			erano già immersi tutti quanti i bambini, la cerimonia di
			insediamento di Obama a cui assisteva per televisione. 
"
			There are twenty lacks of persons..." due milioni di persone,
			a una traduzione del calcolo. 
I suoi genitori si sono
			pronunciati nello stesso senso di mia madre, di cui mi ha chiesto
			un ulteriore parere, "to make three children "è
			già il limite raggiunto da non superare, comunque lui sa
			come la penso, gli ho ricordato. Anche lui, come me, vuole un
			quarto bambino, e poi " to finish", e la sterilizzazione
			reiterata, ogni tre anni, che si inserisca nel corpo di Bimla, ma
			senza devastarlo, - eppure domani, quando la consulterà di
			nuovo, si rimetterà al suo parere. " I ll fellow
			Bimla". 
" Ricorda , mi sono limitato a dirgli, che
			noi due saremo ancora forti se seguiremo i nostri principi".
			Non mi sono sentito di insistere oltre. 
Ripensandoci, come ho
			concluso la telefonata, mi sono detto che avrei dovuto avvertire
			già una resa a quel che si determini, che convenga, già
			nei termini in cui mi parlava dello stato di salute del nonno. 
Che
			senso aveva che mi compiacessi che il malessere generale del
			vecchio fosse oggi " a little less", un pò meno
			grave, se egli mi stava dicendo che aveva appena pregato perché
			potesse morire al più presto ? 
Perché volere un
			seguito a quella vecchiaia, se quella vecchiaia è meno
			corpo, meno energia, meno sangue... 
" So già,
			Kallu, che cosa è la vecchiaia, ricordi quest'estate, in
			hotel, come usciva lento il sangue dalle mie gambe?" 
Glielo
			ho detto con lo stesso tono divertito, o lieve, con il quale gli
			ho parlato di altro, della necessità che si faccia
			"competitor "del nuovo negozio di barbiere aperto in
			Khajuraho da un indiano venuto da Delhi,offrendo per le stesse
			poche rupie i massaggi su un lettino, o some food, like puri,
			somosa, non solo the o caffè, -della esigenza, che appena
			non faccia più freddo, in un terreno o in vasi possa
			impiantare i semi delle piante mediterranee che occorreranno nel
			nostro futuro kitchen garden 
" Anche in India fa meno
			freddo, - come gli avevo detto che accade in Italia, dove seguita
			a piovere,- mio padre ne è preoccupato per l'agricoltura,
			perchè le piante stanno crescendo troppo in fretta." 
E
			nell' hotel Harmony?- dove non mi risulta mai che stia
			lavorando. 
" Ci sono turisti, ma indiani, sud coreani." 
"
			Ricorda, anche se cerchiamo di realizzare un nuovo progetto, il
			tuo lavoro presso l' hotel Harmony è ancora la cosa più
			importante, il barber shop non conta per ciò che guadagni,
			ma perchè "you can to perfect,... to make
			perfect"cercavo intanto al computer le parole in inglese, 
"
			To perfect ..." 
"Yes, to perfect you as barber" 
"Yes.
			Thanks you for your ideas, for your plans about all. Obama is he
			President or Prime minister of America? 
"President..." 
".
			Now I can see George Bush..." 
" George W. Bush... 
"
			And the mother of Obama. I like Obama, You like Obama...All the
			world like Obama, now" 
" You are very good as
			reporter, my friend...E' come se stessi vedendo ciò che
			segui alla televisione anche per me"  
      Ma
			Small baby, new child, tra noi era la più importante
			questione del mondo. 
			
      Pubblicato da odorico a 10.28
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      giovedì 22 gennaio 2009
			
      
			
        
       
       
			 
			
      
			" Ho deciso, ora ho preso la mia decisione, voglio che nasca
			my small baby...Io non voglio far finire la sua vita" 
"Quando
			ieri sera l'ha raggiunto la mia chiamata, e tra la gioia e il
			pianto mi ha annunciato la sua scelta liberatoria, Kailash era di
			rientro dalla dottoressa di Bimla. 
La moglie era al seguito,
			ancora sconvolta, per avere appreso dalla dottoressa che la sua
			gravidanza era già al terzo mese. 
L' interruzione
			sarebbe stata ancora possibile, sempre che intendessero pagare per
			l'intervento settemila rupie. 
" Settemila rupie, mi ha
			chiesto... Con settemila rupie, compro piuttosto le cose che
			serviranno al bambino quando nascerà , invece che pagare la
			lady doctor per farlo morire" 
"Ho deciso, ha
			seguitato a ripetersi per farsi ancora più forza, voglio
			che finisca di farsi il bambino , to cut a life is bad karma, it s
			better to give the life for my family..." 
Più volte
			ho ripreso la linea per farlo parlare, sentendo quanto il mio
			amico avesse bisogno che lo stessi ad ascoltare, che con la gioia
			del mio assenso partecipassi alla gioia che in lui scaturiva dalla
			decisione assunta, al fervore di fare di tutto, di fronte
			all'assunto, in cui si convertiva la tensione tremenda che aveva
			accumulato i giorni precedenti. 
" Ora sono al cento per
			cento, e più, perche egli nasca " quando, al mattino,
			secondo quanto mi ha detto la propensione a farlo nascere in lui
			si dibatteva ancora al novanta contro un dieci per cento
			favorevole all'interruzione della gravidanza. 
Entro oggi mi
			avrebbe inviato le immagini del loro viaggio in Chitrakoot,  
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       
			 
			
       avrebbe
			ricopiato su un quaderno le ricette che gli avevo inviato, si
			sarebbe offerto agli hotel five star, di Khajuraho, per imparare l
			'alta cucina, avrebbe ricercato, e mi avrebbe saputo già
			dire, che cosa possa reperire di quanto occorre per coniugare la
			cucina indiana con quella regionale italiana, in un nostro futuro
			ristorante in comune, tra un mese inizierà anche a darsi da
			fare per il passaporto, mentre possono bastargli anche solo le
			settecento rupie, di cui ancora dispone, per arrivare fino a
			febbraio senza il mio aiuto in denaro, quando gli serviranno altre
			duemila rupie, per cambiare con degli orecchini più grandi
			gli attuali di Bimla, che la gente seguita a dire che sono troppo
			piccoli. 
" Ora sono libero, sono libero, posso fare tutto,
			non sto più male, sono veramente felice, adesso, che il mio
			quarto bambino sta arrivando, my new child" . 
Io non ho
			fatto che incoraggiarlo sgomento e commosso, prima di sciogliermi
			in lacrime, intenerito, all'ascolto, dalla purezza con cui il suo
			cuore di bambino abbagliava, in uno slancio traboccante, la nostra
			sottomissione all' ingigantirsi di quanto abbiamo da fronteggiare,
			intanto che si fa ancora più precaria ogni sua possibiltà
			di autosussitenza, che il mio aiuto economico gli serve anche per
			il solo sostentamento della nostra attuale famiglia. 
"
			Chiedi a Valentino ( Giacomin) -mi ha fin anche domandato, come
			l'ha da me saputo,- quando a gennaio il Dalai Lama sarà a
			Sarnat, alle scuole del progetto Alice. Se sono ancora in tempo ci
			andrò con Adjay. E' un uomo santo, voglio che ci dia la sua
			ashirwad. ... 
"Ora c'è Obama in televisione, sta
			parlando ai Pachistani, dice a loro di catturare i criminali che
			attaccano l'India . 
I like Obama. 
India, China, Japan,
			Corea, all the people like Obama..." 
			
      mercoledì 4 febbraio 2009
			
      
			
      
			"Adjay sta dormendo vicino a me. And Small baby it' s O.
			K."  
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
       
Cosi
			concludeva di dirmi Kailash, serenamente beato, la settimana
			scorsa. 
Poi Adjay ha accusato una tosse così acuta che
			gli ha provocato conati di vomito, e l amico del mio cuore è
			entrato in viva apprensione , sospendendo tutto ciò che
			aveva in corso per assicurargli le cure mediche. 
Non fa più
			freddo in India, e Adjay ha iniziato a bere l'acqua del pozzo che
			ghiaccia nel freezer, senza che sia bollita, a fare la doccia
			nello specchio d'acqua infetta che
			è vicino a casa. 
Il bambino ha paura delle
			iniezioni che ora gli sono prescritte, si mette a piangere già
			un'ora prima dell iniezione e per un'ora dopo. 
Kailash gli ha
			fatto temere che dovrà farne almeno tre, ogni giorno, se si
			ammalerà ancora di più tornando a lavarsi in
			quell'acqua fetida . Ora è sicuro, che così, Adjay
			nemmeno ci si avvicinerà più. 
Al medico ha dovuto
			chiedere che attendesse l indomani per essere pagato, all' ufficio
			postale non disponevano di rupie per corrispondergli il denaro che
			gli ho inviato. 
Ed ad affidato a Bimla tutto il denaro che ha
			depositato . 
Crede che la moglie analfabeta possa gestirlo
			meglio di lui. 
" Sa, che appena fossi in hotel comincerei
			a spendere tutto. E'intelligente Bimla!" 
Così fino
			a l'altro ieri, quando all' ufficio postale finalmente ha potuto
			disporre dell'ammontare, non ha potuto comperare la "degci",
			la pentola che gli occorre per fare la polenta, o l'asse di legno
			per spianare la pasta delle lattughe per Holy. 
Stava nel frazer
			la polenta che ieri ha tentato una prima volta di cucinare. 
Quando
			gli ho chiesto di prelevarla e di assaggiarla un poco, prima di
			riutilizzarla domani friggendola in padella e inzuccherandola come
			i poori, e gli ho chiesto che sapore avesse, mi ha detto che
			sapeva di limone. 
E il colore?Bianco , come quello del porridge
			di riso. 
Bianca l'atta makkai? la corn meal, the mais floor ,
			come avevo tentato di chiarirgli che in hindi , o in inglese,
			doveva chiedere che fosse la farina per la polenta? 
"La
			polenta , quando la rovesci su un piano di legno, deve sembrare
			come il sole , o la luna in cielo, the chanda, like a food of
			Surya", come la pietanza del dio sole degli hindi." 
Oggi
			avrebbe chiesto di nuovo in negozio " yellow corn meal",
			se ci fossero foglie essicate di rosmarino, italian cheese, e
			avrebbe ritentato, fino a farla perfetta la polenta. 
Poi mi
			invitava a riparlarne oggi, doveva svegliarsi presto stamattina,
			alle sei era in partenza dall'Hotel la comtiva di turisti
			bengalesi, poteva guadagnare le dieci, venti, fifthen rupees, non
			fifty, ....per acquistare qualche somosa per i piccoli Purti ed
			Adyay. 
Io gli auguravo l' ennesima volta la buonanotte, e mi
			tuffavo in internet. Dove scoprivo che con le farine gialle di
			granturco, la fioretto, o la bramata, se ne dà in effetti
			anche una bianca , che è la farina per eccellenza con la
			quale si fa la polenta nelle province venete di Venezia, Padova e
			Treviso, 
Seguitavo a imparare sempre più le varietà
			dell' anima della cucina italiana, la sua elementarità
			profonda, quanto più ricerco con Kailash come trasmigrarla
			in India, al tempo stesso che ho appreso a fare il panir indiano,
			con latte e limone, e a ricorrere alla squisita fragranza del
			coriandolo, dalle latitudini mediterranee l' esule d'onore tra le
			spezie aromatiche della cucina indostana. 
Al pari, di come a
			scuola, imparo sempre meglio la natura dell' italiano,
			insegnandolo come seconda lingua ai miei studenti stranieri. 
			 
			
      Pubblicato da odorico a 15.43
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      venerdì 6 febbraio 2009
			
      
			
      
			  
			 
			
      
			"I'm busy, busy, busy, busy, ... I m going crazy in my
			hotel..." 
Sono i turisti indiani che sopraggiungono in
			comitive, coloro che costringono ora Kailash a sgobbare
			tanto. 
Deve seguirli dovunque, insegnare loro ogni cosa da
			farsi, come si ottiene di far scendere dai rubinetti l'acqua calda
			invece che quella fredda, dove e quando possono stendere i panni
			in hotel, essere al servizio di ogni loro richiesta, portare al
			più presto la bibita al tavolo o caricare su rikscio ed
			autobus montagne di bagagli, e tutto questo, ed ora veniva il
			peggio, senza che nemmeno concepiscano di lasciargli la minima
			mancia" neanche una sola rupia, "one only
			rupee...". 
(Quando) i turisti stranieri, nelle stesse
			circostanze, o per molto di meno, gliene lascerebbero dieci,
			venti, di rupie... 
Oggi inutilmente si è svegliato al
			mattino presto, per le venti o più rupie, di bakshish, con
			le quali immaginava di comperare somosa per Adjay e Purti. 
E
			c'era anche una cattiva notizia che aveva appena finito di darmi,
			dicendomi che non era riuscito ancora a trovare "corn meal of
			yellow colour". farina gialla di mais per fare polenta, nel
			miraggio di maritare con la polenta la cucina italiana e la cucina
			indiana di un nostro futuro ristorante. 
Io invece ero appena
			rientrato senza essere riuscito a trovare in Italia quella bianca,
			di farine di mais, di cui aveva egli invece fatto uso per la sua
			polenta primigenia. 
E Adjay aveva poc'anzi perforato la
			confezione di una polvere gialla di cui mi stava leggendo gli
			svariati usi alimentari, che non faceva certo al caso. 
"
			Ma se chiedo "corn flour", nei negozi di Khajuraho, mi
			dicono che ce n'è...", 
Non era la stessa cosa? Non
			è tutto più semplice. mi sono quindi chiesto, se gli
			faccio acquistare , in hindi, "pila atta makkai" ?
			Sempre che non sia pastone per animali da allevamento... 
       
Mah!
			Così alle prese con la farina di polenta e i turisti
			indiani , per strada, con Adjay, il mio amico l'ho lasciato in
			Khajuraho per gli scrutini scolastici. 
			
      Pubblicato da odorico a 12.56
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      martedì 17 febbraio 2009
			
      
			
      
			In India ieri erano già passate le dieci di sera, Kallu
			seguitava a interessarsi di come potesse cucinare il pollo al
			rosmarino su un letto di patate, -" like a gadda?", come
			su di materasso? quale quello su cui dormivano i nostri bambini,
			ed io sentivo che lui era in me, com'io in lui, il dolce fluido
			d'amore unirci nelle nostre parole, al di là di oceani e
			terre, oltre i miei anni che volgono al termine. 
       
" Tua
			mamma è come la mia mamma", mi ripeteva , nel non
			volerne sapere delle scuse che gli ribadivo, per quel "
			nothing" con cui in un primo tempo lei aveva ricusato la sua
			offerta di un dono dall' India, prima di accettare l' invio di una
			collana, anziché di the o di anelli quali
			orecchini. 
"Voleva solo evitarti una spesa, temeva che il
			tuo dono possa andare perduto se glielo invii per posta". 
Li
			invierà al mio indirizzo, ma prima ancora mi trasmetterà
			delle foto di diversi esemplari, "in tiger-wood , green, blue
			stones", perché la mamma possa decidere il modello che
			preferisce, tra quelli esposti in vendita nel negozio dell' hotel
			che gestisce. 
"Alle turiste straniere piacciono
			tanto". 
Nel suo frigorifero è rimasta ancora un po
			della polenta che ha cucinato la settimana scorsa, la riserva per
			i turisti italiani che sopraggiungano in Khajuraho, per sapere da
			loro se sia davvero buona , -com'io ho riservato il mio "
			tirot", che con la sua anima di cipolle stava intanto
			lievitando in cucina, per un assaggio di chi se ne intenda, l'
			amica Daniela che ha in cura la succursale scolastica in cui
			insegno . 
"E per te, com' è la polenta?" 
"
			E' buona", per quanto, facendomi disperare sulla comprensione
			del suo senso alimentare, egli la consumi fredda, anziché
			calda, proprio con gli stessi cibi cui dovrebbe sostituirsi, pane,
			riso, formaggio panir... 
Gli avrei inviato per questo, stavo
			intanto pensando, la ricetta chiarificatrice di come poteva farne
			un letto per funghi con aglio e prezzemolo. 
Intanto, con il
			prenderci vicendevolmente cura dei nostri destini, nel farci l'uno
			l'anima dell'altro, compensava l' amore ogni difetto, di sapore e
			di gusto, dei cibi con i quali imbandiamo il futuro della nostra
			esistenza comune , nell'avviarsi verso il sonno delle sue parole,
			verso la mie trascrizione delle ricette, a notte fonda, mentre nel
			forno cuoceva il tirot. 
Tutta la giornata avevo ieri lavorato
			in cucina, per sperimentare gli impasti delle pietanze del nostro
			agognato ristorante da avviare in India,preliminarmente nel levare
			lo sporco domestico per il gran compito che così
			intraprendevo tra le mura di casa, ripetendomi l'adagio zen di
			Thich Nat Han, che qualunque cosa stiamo facendo, dev'essere per
			noi la cosa più importante, perché si compia il
			miracolo della presenza mentale. 
E in ogni persona, ogni
			momento, ogni cosa nell' offerta a Dio di tutto ciò che
			facciamo, in un rito d'amore in cui sia trasfusa la sua vita che
			ci anima, donandoci come Egli ci dona noi stessi, sia venerata in
			se stessa, solo per se stessa, la sola felicità possibile
			dell' ora presente. 
			 
			
      Pubblicato da odorico a 00.18
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      morte, mia cara morte, 
			 
			
      se chiuderai i miei
			occhi 
			
      prima ch'io i suoi. 
			
      Pubblicato da odorico a 13.38
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			venerdì 20 febbraio 2009 
			
      
			
      
			  
			 
			
      
			Davvero Kallu, magnifico e caro, da che è stato sposato a
			quattordici anni è rimasto un bambino impegnato a fare le
			cose di un grande, e di un bambino ha tutta l' ingenuità
			interessata, in trasparenza assoluta, l'intuizione e l'apertura
			del cuore , la disponibilità a sperare e ad aprirsi alla
			vita, nel riprendere con più slancio ogni cosa, ( asciugate
			le lacrime e) rasserenato, quando è l'ora di ripartire e di
			riprendere (l' intimità ed il gioco dell') l'avventura del
			viaggio,( ultimato l' obbligo assunto) lasciando all' istante ogni
			cosa ultimata, davvero come un bambino egli ha il sillabario nel
			cuore dei suoi luminosi principi, e (come a un bambino) in ragione
			d'essi posso assegnargli ogni cosa da fare, slowly slowly, alla
			stregua di un compito a casa. 
Mi divertiva e mi commuoveva, al
			sentirlo al telefono, anzichè ferirmi, quanto per Kallu non
			sia valso a distaccarlo dal lavoro, il fatto che gli elargisca
			cinque volte tanto, quello che ne raggranella, perchè
			anzichè esserne sollevato dal lavoro, accetti di guadagnare
			talmente poco pur di costituire così una figura esemplare
			per i suoi bambini, e siano invece ancora oro le cento rupie,
			qualche euro a testa, in cui sono state ripartite tra lui, e
			Santhoos, il fratello Manoj e gli altri inservienti dell'hotel, le
			mance che sono state a loro elargite dalla comitiva di turisti
			francesi che ha lasciato oggi l'hotel, al punto da infervorarlo a
			darsi da fare in continuazione per essi, a svegliarsi al mattino
			presto, dopo essere stato al loro servizio fino alle ore più
			tarde, pur di profittare, come di ogni altra loro necessità,
			del trasporto dei loro bagagli quando hanno lasciato
			Khajuraho. 
(Laddove) Proprio perchè si da fare talmente
			tanto per tali estranei , per il suo gran lavoro in hotel,- "I
			work hard, hard, hard, .... ", pulendo(ne) stanze su stanze,
			" cleaning rooms, rooms , rooms", o gestendone lo shop
			di oggetti preziosi artigianali,- una commissione per ogni
			vendita-, quando si tratta invece di attenersi alle disposizioni
			che gli trasmetto per il nostro futuro comune nella ristorazione
			popolare, non ha più le forze o il tempo per metterle in
			atto, e rinvia ogni concreto sperimentare in cucina a quando
			l'hotel , tra un mese, sospenderà le sue attività
			con il sopravvenire della stagione afosa, o invoca la scusante che
			in casa, se si mettesse all' opera, dovrebbe attendere che si
			addormenti Sumit prima di poter cucinare, poichè il piccolo
			se lo ritroverebbe sempre d'intralcio. 
" Sumit fa tutto
			quello che vede che io faccio, mangia tutto quello che vede ch'io
			mangio,( è) He's very dangerous, un vero pericolo..." 
(Ed
			io dopo avergli inutilmente inviato a proposito tre e-mails,
			ognuna per ogni voce, con allegate immagini, ho dovuto ancora
			tormentarmi a chiedergli se aveva inteso che cosa fosse "the
			persil", che occorre per la polenta con i funghi, e che cosa
			sia il recipiente, senza hattha, senza manico, a differenze del
			karahi, del tegame, da infilare nel tandor electric con delle
			prese, di karrà, di tela, per non scottarsi le mani, così
			come di un tegame brucerebbe il manico.  
Le foglie di rosmarino
			le aveva rintracciate in un negozio di Kajuraho, ma non le ha
			ancora acquistate, l'asse l' ha fatto confezionare nel villaggio,
			dove i badali, i falegnami hanno meno da fare che in Khajuraho, e
			non sa ancora se è già pronto, telefonerà per
			questo domani a sua madre. 
La sua propensione a ricambiare, o
			ad assecondare, lo sollecita soprattuto a far funzionare la
			macchina fotografica, il cui screen seguita a mostrare la scritta
			written protected , per fare avere a mia madre le fotografie delle
			collane del suo shop, tra le quali potrà scegliere quella
			che le invierà.) 
"One hundred rupees for this,
			this, this, this,..., " cento rupie per questo, questo,
			questo", seguitava a compiacersi, come sarà con l'
			ulteriore comitiva francese della mère di Santhos, di cui
			già pregusta l'arrivo, come ogni anno ad aprile, secondo la
			elementarità della esaltazione, che lo felicitava, che chi
			più gli dà, più sia un'anima per bene, "a
			very good person", solo per questo, che è quanto per
			lui non costituiscono i turisti indiani, dei quali "nobody
			gives one rupee... , "non ce n' é uno che dia una sola
			rupia". 
E come una nuvolaglia, una comitiva indiana era
			appena sopraggiunta da Kolkata, che domani , per giunta, dovrà
			anche accompagnare a qualche lago, nei dintorni, senz'alcuna
			aspettativa di compensi extra.. 
" Maximum two hundred, two
			hundred fifty rupees for all the services," da distribuire
			fra tutti gli addetti dell' hotel. 
Per loro il suo stesso
			padrone non ha certo predisposto il "good welcome" che
			riserva ai gruppi stranieri, facendo trovare al loro arrivo Coca
			Cola e Mirinda, quant'altro li solleciti a generose "bakshees" 
			
      Pubblicato da odorico a 14.15
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      sabato 21 febbraio 2009
			
      
			
       
      In
			Shimla - al Jakhu Temple di Hanuman 
       
Al tempio del Dio 
le
			bestie che incarna 
fameliche intorno, 
fumida nebbia 
la
			pioggia che stilla 
i declivi divini. 
			 
			
       
In
			Manali 
			
       
Alta
			sui monti 
tra le nubi che schiara 
traluce la luna, 
che un
			alito muto 
nella schiusa dei monti 
muove ogni moto. 
       
Notte
			indiana, tra Leh e Srinagar 
			
       
Notte
			indiana, 
nubi di galassie, 
ombra io del grembo 
			
      Pubblicato da odorico a 16.51
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			"Domani perderò i turisti stranieri,...mi aveva detto
			sabato Kallu, concependo come una perdita la loro partenza, perché
			con loro veniva meno la possibilità di laute baskshesh. 
I
			turisti indiani che ieri sono sopraggiunti, sono arrivati per
			giunta tardi, impedendogli di telefonarmi. 
Il solito
			lavoraccio, per servire loro da bere, per pulire le tante volte
			che sporcano , "cleaning, cleaning cleaning every room""
			very, very much...", senza ricevere che una miseria di rupie.
			" Like this". 
Più singolari di tutti, per il
			mio amico in vena di divertirsi delle sue disavventure, più
			di quanto lo siano i turisti indiani che provengono dal
			Maharastra, dal Gugiarat, sono i Bengalesi, i turisti in arrivo da
			Kolkata. 
"Sentili, how they are speaking down "glu,
			glu, glu,.... glu,glu glu, ...", nel cortile dell'Hotel dove
			li aveva lasciati, per ritirarsi a seguitare a telefonarmi sul
			terrazzo. 
"Dicono "jual" per dire pani,- l'
			acqua-, "kar" per dire the room,- la camera-..." 
Uno
			di costoro gli aveva insegnato a dire " ualo uas" alle
			signore. Ad una donna bengali aveva rivolto per l'appunto tali
			parole, e lei l'aveva guardato "very angry",
			sconcertata. 
"Voleva dire ti amo", Kallu ha appreso
			solo dopo. 
Naturalmente vi sono i "good e i "bad"
			"bengali". 
Uno di questi è il bengali che si
			era lamentato dei mosquitos nella sua stanza. alla réception. 
"I
			bring you the machine and I 'll kill all the mosquitos" aveva
			trionfalizzato il mio amico. 
Ma quando il mio amico gli si è
			presentato con la "Killing Machine", 
" You will
			kill me also" gli ha negato di usarla il bengalese. 
"
			Io non voglio uccidere anche lei. Io voglio uccidere solo i
			mosquitos" 
" You will to kill me also..." 
"
			Why to kill you?"" Perchè dovrei ucciderla?"
			ha replicato Kallu. " Please, I don't want to kill you. I
			want to kill only the mosquitos, charging the machine with the
			electricity. You die if you touch the electricity." 
Il
			bengali si è cosi persuaso. 
"For you, for me, first
			there is mama, after there are you, there is me. Per te, per me,
			prima c'è la mamma, poi vieni tu, vengo io. For the Bengali
			mind why this? the bengali mind put oneself first, they think only
			of oneself, the bengali people..." 
			 
			
      Pubblicato da
			odorico a 08.55
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      lunedì 2 marzo 2009
			
      
			
        
       
			 
			
      "Peter 
Hello
			my friend 
Sorry that I didn't reply your letter for so long. 
I
			am busy spending the winter vacation and the Chinese new year of
			Ox. 
As time passed by, I find that it is more and more boring
			for me. Maybe I become an adult or elder that before. It is felt
			that the pressure on me is heavier and heavier for getting further
			education of master of medicine, or be employed by some
			hospitals. 
The autographs I sent to you is the most proud thing
			in my college year so far. I make it real! I succeed to travel in
			south China for 25 days. All the stuffs are done by myself
			including hostelling, eating, tickets, and pictures. 
Among
			these cities I had travelled, I love Wuhan and Shanghai. I enjoy
			living in the big cities, although you would face so many hard
			things like the rent, food, and some other things. However, which
			impresses me most is that many opportunities and positions are
			offered to you. You can really be a big one to achieve your
			dreaming goal. You can experience a lot. I am really curious about
			the various things at every corner of the city! 
Back to the
			life in college I am living. I find great of pressure on me, about
			the working or further education. I find the hard thing both in
			life and study as I am growing elder and elder. Being a doctor I
			still have a long way to run. I need to be graduated first, in
			China; if you want to be employed in a big hospital you must get
			the master degree, or a PhD, of course, the certificate of
			qualifications of medical practitioner which I have to pass the
			subjects like biochemistry, physiology, pathology, pharmacology,
			medical microbiology, medical immunology and so one which are so
			tough to anyone. But I have to do my best to solve the problems.
			  
Life
			is hard to everyone; the only thing we can do is to do our job
			perfectly, so that we will succeed! 
About the question about
			Chinese medicine, I will check the internet and ask some
			professionals, then give you the answer. 
Take care, my
			friend! 
Peter 
			
      Odorico 
"My dear
			friend, 
excuse me if I didn't write you before. 
In facebook
			I ve been longtime foreigner, like more and more I m foreigner in
			my country., in the world of the school. 
What beautiful news I
			ve received from you about your travel in South China, where you
			were "curious about the various things at every corner of the
			city!" 
And what beautiful pictures in your albums about
			skiing and party, daily life in college, travel to shangai, for
			example. 
It left me stunned to hear by yours words how in the
			chinese city life , like in your charmed chinese mind many
			opportunities and positions are offered to you, while in Italy, in
			my future, like in the future of my students, less and less are
			the opportunity and the positions that are offered. 
Don't
			worry, my friend, if you are bored, your need only to integrate
			your young hearth and your adult mind , accepting and loving more
			and more your self, by your vulnerability, your impermanence, your
			imperfections, because by your vulnerability, your impermanence,
			your imperfection. you are becoming your self. 
Thanks for your
			answer about the cinese medicine. 
My friend , on the matter I
			think that the traditional chinese medicine and the eastern wisdom
			and meditation, by wich I m trying to reach the awareness and the
			mindfulness, are the same. 
Odorico" 
			
      Pubblicato da
			odorico a 14.56
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      giovedì 12 marzo 2009
			
      
			
      "Se i tuoi studenti non ti
			rispettano, non preoccuparti, non è un tuo problema,
			saranno i tuoi studenti che avranno "bad karma," "no
			good job, no successfull". Molti giovani anche in India non
			hanno" good Karm" perchè non rispettano i loro
			insegnanti, gli altri studenti, i genitori, chi è più
			vecchio di loro, e trovano solo lavoro come farmers, o sugli
			autobus nel fare i biglietti." 
Quanto a me? Se mi
			attaccano, mi diffamano, usano la menzogna per screditarmi , pur
			di togliermi di mezzo?" 
" Accept". 
"
			Accetta" 
Non c'è altro per lui che io possa fare. 
A
			Happy, Happy Holi. 
" I m of all colour, red, green,
			yellow, "nila"..." 
			 
			
      Pubblicato da
			odorico a 11.15
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      martedì 17 marzo 2009
			
      
			
      
			"Li senti, al telefono, i turisti francesi? 
Erano rimasti
			nella sala del ristorante dell' hotel, mentre egli si era
			appartato nella terrazza da cui mi telefonava. 
Seguitavano a
			riservare Bakseesh e attenzioni solo a Santhoos, nient'altro che a
			Santhos, erano tutti e solo per lui, al seguito della mère
			di Santhos che per questi stravede.... E Kailash, che già
			aveva ricevuto dal gruppo la spettanza di cinquecento rupie, come
			ogni altro addetto dell' hotel, non voleva saperne di fare per
			loro più che l' indispensabile. 
Dalla sua Mère
			Santhoos era stato beneficiato dell enormità di due mila
			euro, un lack, per acquistare un risciò motorizzato, un
			tuctù, che Santhoos intendeva lasciare al fratello, per
			seguitare piuttosto a lavorare in hotel e trarvi vantaggio dal
			ritorno della mère a ogni futura primavera con una nuova
			comitiva. 
Ma a tutto ciò Kailash preferiva il suo amico
			italiano, e per averlo al telefono , e poterglielo dire, era ben
			felice di avere lasciato perdere il gruppo della mère. 
"
			La madre pensa a lui solo ogni tanto, ma il mio amico italiano
			pensa a me sempre, " everyday"!" Io sorridevo della
			sua invidia gelosa, ritraendo nel mio divertimento il mio
			sgomento. 
Sentendovi, secondo l' inesorabile legge, il
			mutamento di cui può farsi la preda il suo attaccamento. 
			 
			
      Pubblicato da
			odorico a 16.58
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      mercoledì 25
			marzo 2009 
			
      
			
      "Non
			dire più senza di me ...", Kailash
			mi ha implorato fermamente , quando gli ho detto che senza il
			pensiero di lui , di sua moglie, dei suoi bambini, cui devo
			provvedere, mantenendomi integro, non riuscirei più a
			reggere a scuola. 
      " Io
			sono sempre con te, always... Noi saremo sempre insieme, Noi
			vivremo e moriremo insieme",
			ha seguitato come afferrandomi a sé al telefono, da così
			distante. 
" We' ll go
			together to Nirvana", "E
			andremo insieme al Nirvana...
			" 
       
       
       
       
, 
			 
			
      Pubblicato da
			odorico a 18.04
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      domenica 5 aprile 2009
			
      om, 
oh,
			andato, andato, 
all'altra sponda, 
del tutto andato, (
			oltrepassato) 
e qui rimasto... 
om gate, gate, paragate,
			parasamgate bodhi svaha... 
       
       
oh, andato,
			andato, 
oltrepassato, 
oltrepassato del tutto, 
e qui
			rimasto.... 
( e qui distrutto...) 
( e qui disfatto) 
			 
			
      Pubblicato
			da odorico a 08.48
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