E' scritto che il Padre provvede il cibo al bestiame e ai
piccoli del corvo che gridano a lui" Ma
che ha provveduto il Padre
celeste ai miei anitroccolini, se a quanto mi dicevano i pescatori del luogo
che costeggiano il lago in barca, " a uno a uno si possono vedere i loro
cadaverini morti dove la riva è sabbiosa". E dire che guizzavano così
veloci e impertinenti tra le anitre adulte, i corpi di tante delle quali ora
galleggiano gonfi nelle acque del lago. Aspergillosi, botulismo, avvelenamento
delle acque, fossero le discariche venefiche,
degli intenti dolosi o intenzionali, che importavano le voci che
correvano, quando come in un incubo dolente io ero di ritorno ogni sera a quelle rive
intristite, nella sola attesa che la moria cessasse, che il numero delle anitre
superstiti lo ritrovassi invariato. Nel silenzio di gridi,
esse nuotavano
calme e ritrovate tra la moria generale, in un afa il cui gravame mi ributtava
di santificare in un fiat. Sono rimaste singolarmente vive le più deboli, le due anitrelle che arrancano a terra nella loro zoppia, o con l'ala spezzata,- la bella mostra della mia cara strascicata al suolo-, quelle che le altre superstiti seguitano ad osteggiare impietosamente, quelle cui più mancherà il mio soccorso integratore, quando me ne andrò via in vacanza Sull' altra popolazione animale. Il cigno bianco ha trasformato
nel suo nuovo territorio, al di là della punta del parco, l' approdo alle cui
frontiere quella notte l'aveva condotto e scortato il cigno nero. L'oca indiana anche ieri sera è
andata lì a raggiungerlo. Con lui vi sono di stanza altri
cigni, le oche bianche e le anitrelle in salute che già alimento abitualmente. Nei confronti di ogni altro
cigno egli permane remissivo, solo nei miei riguardi e (nei confronti) delle
anitre è capace di reattività aggressiva. Come tardo nello Tra loro naviga con la sua madre
il solo anitroccolino che le è scampato, fa delle foglie di loto la sua zattera
stillante su cui posa, guizza lestissimo tra cigni e anitre nell' improbo
sforzo di contendere loro il mais franto che porto appositamente per lui. Ma può bastargli anche sola
qualche briciola, mi diceva un anziano a conforto del mio sforzo. Presso il ponte il mio germano
sciancato è più che mai ancora in grado di farsi valere, di risalire a riva
saltando su la banchisa di cemento, di
arraffare con il becco quanto più seme, quando glielo spargo e si fa intorno la
mischia. E loro che veramente mi dispiace
di lasciare, partendo a luglio per l'Armenia e la Georgia. Anche per i miei allievi più
cari ciò che più conta, di ciò che posso fare per loro, si è rivelato che
assicuri l'accesso a Internet. Mia madre seguita a usare il
telefono invece che venirmi a trovare. Sarò ancora io a dovermi muovere
da lei. Ma è patetico e falso, tutto ciò
di cui mi lamenti. Solo che pensi a che intrusione
si rivela ogni accesso nella mia intimità. A che gioia torna ad essere la
gratitudine viva delle anitre che accorrono unanimi, e unanimi si richiamano
dalle acque e dal cielo al solo vedermi.
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